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Osservatorio “WiMax”

Osservatorio “WiMax”

Osservatorio WiMax – Worldwide Interoperability for Microwave Access

L’attività dell’Osservatorio sul WiMAX è stata avviata alla fine del 2004, in concomitanza con il lancio sul mercato europeo delle sperimentazioni di questa tecnologia.

L ’Osservatorio sul WiMAX , nel suo primo anno di attività, ha offerto ai Soci ANFoV:

Un momento di approfondimento sulle caratteristiche delle tecnologie e dei servizi wireless emergenti, l’evoluzione dello scenario europeo e le prospettive di mercato italiano;

Un Tavolo per l’elaborazione di Proposte, Position Paper e Progetti finalizzati ad esprimere le istanze degli operatori del settore e a comunicare in modo diretto e propositivo con le Istituzioni e gli Enti di Regolazione, partecipando attivamente all’evoluzione del quadro normativo in corso;

L’opportunità di condividere tra i diversi operatori del settore, esperti tecnici, analisti di mercato e Istituzioni, riflessioni su aspetti strategici e problematici che impattano sull’evoluzione del mercato italiano.

Quest’Osservatorio ha sviluppato le seguenti attività:

Novembre 2004

Workshop ANFoV “Telecomunicazioni italiane: ritorno al futuro” Primo approfondimento e discussione sugli aspetti tecnologici e regolamentari del WiMAX:

Standard tecnologici, applicazioni e performance

Panorama mondiale di disponibilità della banda 3,4-3,6 GHz

Ruolo del Ministero Comunicazioni e stato del quadro normativo

WiMAX vs. ULL: possibili applicazioni contro il Digital Divide

Opportunità di business e key values per gli operatori in campo

Vantaggi economici e aspetti strategici del WiMAX

Giugno 2005

Position Paper sulla sperimentazione WiMAX Elaborato all’esito di una prima fase di lavori, il Position Paper è stato inviato alle Autorità competenti (Ministero delle Comunicazioni, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ed a FUB, che ha curato la prima fase delle attività di interlocuzione e confronto con gli Operatori e le Organizzazioni più rappresentative, tra cui ANFoV.

Il Position Paper formula proposte operative su:

Durata ed estensione della fase di sperimentazione del WiMAX: dove si evidenzia un divario di circa un anno rispetto agli altri Paesi europei e si propone di estendere l’ambito della sperimentazione anche ai servizi a titolo gratuito, verso una clientela “amica” e aree-pilota come i distretti industriali

Gli operatori come soggetti “driver”delle domande di sperimentazione

Definizione dei parametri di eventuale suddivisione della potenza delle frequenze

Competizione tra “new comers” e “incumbent”: dove si evidenzia la necessità di porre, nella fase di avvio del servizio, regole asimmetriche per disciplinare la possibile pressione concorrenziale proveniente dagli incumbent in tutti i Paesi dell’arco europeo.

Documento sulle preferenze di assegnazione della licenza: dove l’ANFoV propone che, al termine della sperimentazione, le aziende promotrici (operatori, aziende costruttrici e amministrazioni pubbliche…) presentino un documento per esprimere le proprie preferenze di assegnazione della licenza (area, canalizzazione, ecc.).

Creazione di un gruppo di lavoro congiunto tra Il Ministero, la Fondazione Ugo Bordoni e rappresentanti delle categorie interessate all’acquisizione delle future licenze, per formulare opportune ipotesi inerenti la determinazione dei costi delle licenze e sulle condizioni e termini di pagamento delle stesse

In sintesi, con questo Position Paper l’ANFoV :

rinnova l’appello affinché le sperimentazioni tecniche ed il procedimento di rilascio delle licenze per il WiMAX vengano accelerati

propone di lavorare congiuntamente fin da subito sul regolamento di assegnazione e di valutazione degli oneri delle licenze WiMAX

chiede, nel rispetto dei ruoli e delle competenze delle parti, di avere una più ampia visibilità del processo di ri-sintonizzazione degli apparati militari, al fine di definire un orizzonte temporale realistico per le aziende su cui traguardare i propri investimenti e programmi di sviluppo

ritiene che debba essere perseguito l’obiettivo di anticipare la fine della fase di sperimentazione in modo di arrivare a disporre di un’offerta di soluzioni applicative rivolte all’utenza finale.

L’ANFoV inoltre segnala la necessità di un provvedimento di analoga portata a quello emesso nell’ottobre 2005 per il WiFi, al fine di consentire l’utilizzo “legale” della tecnologia WiMAX quale risorsa per estendere la banda larga alle località (es. montane) di difficile accesso al cavo.

Allo stato attuale, in seguito al possibile prolungamento della fase di sperimentazione sino al dicembre 2006, l’Osservatorio su WiMAX intende continuare la sua attività con:

la condivisione delle informazioni, documentazioni e analisi sulle tecnologie emergenti e opportunità offerte dai nuovi standard WiMAX agli operatori del mercato italiano e per contrastare il Digital Divide

l’elaborazione di proposte, contributi e segnalazioni agli Enti Regolatori e alle Istituzioni su aspetti problematici e istanze degli operatori del settore, nei confronti della futura procedura di assegnazione delle licenze

l’organizzazione di nuovi momenti di incontro tra i Soci ANFoV, nei quali sviluppare il dibattito sull’evoluzione del settore, analizzare il contesto internazionale e proporre attività e azioni per sostenere lo sviluppo del mercato italiano

l’azione di proposta agli Enti Regolatori per fare in modo che la fase di sperimentazione possa anche essere dedicata all’utilizzo di servizi voce-dati-video su IP.

Dicembre 2006

Con una risoluzione maturata a valle di informazioni provenienti dall’apparato governativo (sostanziale stallo della trattativa per il rilascio delle frequenze detenute dal Ministero Difesa, con prospettiva di soluzione entro l’anno), ma, soprattutto, della consultazione pubblica aperta da Agcom con la delibera n. 644/06/CONS, l’Osservatorio ha deciso di farsi partecipe sia dell’iniziativa preregolativa in corso che del dibattito sotteso, con un’azione di proposta piuttosto profonda ed originale, che non trova riscontro in altre analoghe situazioni precedenti e che aspira ad essere peraltro universalmente comprensibile ed efficace. L’iniziativa consiste nell’inoltro ad Agcom e per conoscenza anche al Ministero delle Comunicazioni, di un documento-proposta per l’elaborazione di un emanando “bando” per l’assegnazione di frequenze per l’operabilità del WiMax (tecnicamente appartenente alla famiglia del BWA), sulla falsariga di quello adottato nel 2001 per l’assegnazione delle frequenze per il Wireless Local Loop.
Di seguito, il testo del “bando” proposto e della nota esplicativa inviata ai due enti regolatori.

Agcom ha già ricevuto il documento ed è stata autorizzata a renderlo pubblico, secondo le norme che presiedono l’accesso agli atti della procedura di consultazione.

Febbraio 2007

Si è tenuta il 20.2 la prima riunione del 2007 di aggiornamento ed approfondimento della tematica oggetto dell’Osservatorio, dopo la presentazione del documento sopra descritto. In accordo con la seguente agenda dei lavori:

Sintesi e aggiornamento della tematica dal punto di vista giuridico-regolamentare

a cura del prof. avv. Fulvio Sarzana Presentazione di un documento di approfondimento sugli elementi che potranno avere particolare impatto sulla procedura di assegnazione delle licenze

a cura del Responsabile dell’Osservatorio dr. Stefano Festa e del dr. Andrea Calcagno (Witech, Pisa) Iniziative dell’associazione per una campagna informativa sui vantaggi socio-economici indotti dalla diffusione della tecnologia WiMax

Dibattito e conclusioni

sono stati illustrati, alla presenza dell’ing. Mauro Martino, Responsabile del Settore “Assegnazione Frequenze” di Agcom, i documenti in programma.
È seguito un significativo dibattito anche sugli aspetti economici (investimenti e oneri degli operatori futuri assegnatari), che sono stati in parte riassunti da un articolo su “Il Sole 24 Ore” del giorno successivo (21.2.2007), che è reperibile nella sezione “Dicono di noi” di questo stesso sito.

9 maggio 2007

Il 9 maggio 2007 è stato inviato ad Agcom un nuovo contributo, elaborato a valle di un evento pubblico (WLAN Business Forum 2007) e di un workshop svolto nell’ambito dello stesso sugli sviluppi possibili del WiMax patrocinato dall’ANFoV e tenutosi il 19 aprile 2007. Il documento integra l’esposizione di alcuni principi di fondo, frutto di riflessioni (ed anche di preoccupazioni) recentemente affiorate negli operatori iscritti a margine di eventi pubblici in cui venivano ventilate come possibili alcune soluzioni al riguardo che, a parere di ANFoV, non rispecchierebbero gli orientamenti emersi nel corso della  consultazione ne’ le aspettative della maggioranza degli operatori interessati all’avvio del relativo mercato.

20 giugno 2007

Il 20 giugno 2007 si è nuovamente riunito l’Osservatorio, a seguito della pubblicazione del Regolamento emanato da Agcom in data 9 maggio 2007 recante la procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze (Delibera 209/07/CONS), con il seguente ordine del giorno:

WiMax: sintesi e aggiornamento della tematica dal punto di vista giuridico-regolamentare, a cura di Fulvio Sarzana di S. Ippolito, Responsabile dell’Osservatorio giuridico Anfov

Modelli di business e possibili Forecast, a cura di Andrea Calcagno, CEO Witech

WiMax: analisi delle criticità del disciplinare di gara, a cura di Stefano Festa, Responsabile Osservatorio Anfov sul WiMax e Vicepresidente Solving International

A fronte delle conclusioni cui è giunta l’analisi del quadro regolatorio che prelude all’emissione da parte del Ministero (prevista entro l’estate) del Bando di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze nella banda a 3,5 GHz, per le tecnologie d’acceso radio a larga banda, tra cui il WiMax, l’Osservatorio ha deciso di intraprendere le seguenti azioni dirette a fugare alcuni dubbi di interpretazione e a meglio focalizzare le scelte regolatorie contenute nel provvedimento di Agcom sopra indicato:

Sottoporre al Direttore Generale Pianificazione e Gestione Spettro Radioelettrico e, ad interim, della Direzione Generale per i Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione del Ministero, deputate ad elaborare e lanciare il Bando di gara per l’assegnazione delle frequenze 3,5 GHz per il WiMax, una lista di quesiti atti a chiarire l’impostazione che il Bando potrà avere nella sua attuazione pratica.

Sottoporre ad Agcom un’altra serie di quesiti, emersa in via residuale dalle risposte fornite dal Ministero, ovvero riferentesi ad ulteriori “zone d’ombra” che i componenti dell’Osservatorio hanno individuato sia nel Regolamento scritto dall’Authority che come esito dello sforzo interpretativo effettuato in modo congiunto con il Ministero.

28 novembre 2007

L’Osservatorio si riunisce nuovamente, dopo che sia il Ministero che Agcom hanno risposto ai quesiti posti dall’associazione. Nel frattempo è intervenuta la pubblicazione del Bando di gara (19 ottobre 2007).
I lavori vertono pertanto, in questa nuova edizione, sull’analisi dei possibili impatti giuridici e di mercato riscontrabili nella lettura del Bando, e che nell’agenda vengono indicati nel seguente modo:

L’interpretazione giuridico-applicativa del Bando ministeriale 19.10.2007 anche in rapporto al Disciplinare di gara emanato dall’Authority ed alle aspettative del mercato

Valutazione delle aree grigie e residue del Bando dopo le chiarificazioni e le risposta ai quesiti formulate dal Ministero

Approccio di analisi ed elementi chiave per la valorizzazione del diritto d’uso nel rispetto degli obblighi di copertura

Ne emergono variegate risposte positive, ma anche conferme di “zone d’ombra”, che soltanto la verifica delle domande di partecipazione, lo sviluppo della procedura di gara e l’applicazione finale delle regole di assegnazione delle frequenze potranno in concreto e definitivamente debellare.

L’ANFoV rimarrà pertanto vigile su tutto il percorso che porterà all’assegnazione delle frequenze, riservandosi di fare congruamente il punto della situazione con ciò determinatosi, con un’ulteriore edizione dell’Osservatorio.

27 marzo 2008

Discussione sui temi regolatori e tecnici relativi al lancio del servizio WiMax in Italia ANFoV si propone come punto di incontro degli assegnatari delle licenze WiMax per affrontare in modo collegiale le sfide tecniche e normative da affrontare nei prossimi mesi

Il 27 marzo 2008, nella sede dell’associata Italtel di Castelletto di Settimo Milanese, si è tenuta una riunione dell’Osservatorio, coordinata dal suo Responsabile, dr. Stefano Festa.

La riunione ha affrontato numerosi temi, dallo stato attuale di maturità tecnica della tecnologia WiMax, ben illustrato da Andrea Calcagno, CEO di Witech, al quadro normativo che dovrà governare le relazioni tra le società aggiudicatarie delle licenze nei prossimi mesi, esposto dall’avvocato Fulvio Sarzana, Responsabile dell’Osservatorio giuridico di ANFoV.

Il mercato in formazione

L’oggettiva frammentazione del mercato delle licenze, assegnate su base regionale ed in tre blocchi corrispondenti all’utilizzo di diversi segmenti di bande ha generato un quadro molto complesso. Due gli aspetti normativi di maggiore rilievo emersi durante la riunione:

La molteplicità dei soggetti assegnatari, come ha osservato Fulvio Sarzana, ha dimostrato la bontà della gara, sia in termini di trasparenza dello svolgimento che di risultati, non essendo emerso nessun operatore che abbia la possibilità di svolgere un ruolo di monopolista a livello nazionale in questo mercato.

La possibilità prevista dallo stesso quadro normativo di operare degli scambi tra i soggetti assegnatari delle licenze per blocchi di frequenze contigui ha generato alcune perplessità per ciò che riguarda le modalità e la tempistica, assai ristretta, con cui questa operazione è stata prevista dalla gara. In particolare, si è fatto notare come gli assegnatari del blocco C di frequenze risulterebbero penalizzati, essendo impossibilitati ad operare lo “swap” con gli assegnatari del blocco A, non contiguo nello spettro di frequenza. Una possibile soluzione per questo problema potrebbe essere l’inoltro da parte di ANFoV di una richiesta all’AGCOM di estendere lo spettro di frequenza del blocco C, meno attraente in termini economici, fino a renderlo contiguo con il blocco A successivo.

Si è comunque di fronte ad un mercato finalmente plurale, dove a fianco di grandi operatori (Telecom Italia si è aggiudicata il blocco B per parte del Centro e Sud Italia) si è vista nascere una molteplicità di piccoli operatori regionali in regime di piena concorrenza.

Maturità tecnica del WiMax

Una delle più grandi incognite del WiMax è attualmente costituita dal livello di maturità tecnologica. Al di là delle incognite derivanti degli elevati tempi previsti di deployment, stimati da Andrea Calcagno in un lasso di tempo dai 5 ai 10 anni a partire da oggi, il WiMax deve affrontare diverse sfide di natura tecnologica ed applicativa, non ultimo il problema di individuare e sviluppare applicativi che forniscano vero valore aggiunto su piattaforma WiMax oppure il tipo dei terminali abilitanti all’uso del WiMax, probabilmente differenti da PDA, telefoni cellulari e computer portatili, ma non ancora identificati.

In questo senso il lavoro del WiMax Forum, che è il maggior responsabile a livello mondiale per la standardizzazione, lo sviluppo e l’armonizzazione di sistemi WiMax-compatibili, riveste un’importanza cruciale, poiché è al WiMax Forum che spettano in ultima analisi le scelte di indirizzo tecnologico ai quali tutti i costruttori e gli operatori dovranno adeguarsi.

Assume quindi un’importanza cruciale l’idea proposta da Stefano Festa e da Andrea Calcagno e, in modo più articolato, da Rino Buccio (Retelit) di portare in seno ad ANFoV tutti i maggiori operatori assegnatari di licenze WiMax per creare un gruppo di lavoro e di contatto che possa avere sufficiente massa critica per parlare con voce unica sia ad AGCOM ed al Minicom – enti con i quali l’ANFoV vanta da tempo un regime di interlocuzione costante e privilegita – per gli aspetti normativi che al WiMax Forum per proporre soluzioni e suggerimenti tecnici.

8 maggio 2008

Aggiornamento sullo scenario corrente e discussione sulla creazione del Comitato Tecnico interno all’Osservatorio WiMax di ANFoV.
Primi passi verso la costituzione del Comitato Tecnico: sarà predisposta a breve l’agenda programmatica, con l’obiettivo di coinvolgere anche gli altri aggiudicatari di WiMax ed altri attori interessati L’8 maggio 2008, a poco più di un mese dal precedente incontro, si è riunito l’Osservatorio WiMax di ANFoV con un’agenda di lavoro improntata all’esame dei principali problemi emersi successivamente all’effettuazione della gara (vedasi agenda nella sezione “Comunicati”).
L’associazione ha voluto accelerare i lavori di aggiornamento includendovi la discussione sull’idea, proposta nel precedente incontro, di costituire nell’ambito di ANFoV un Comitato Tecnico che riunisca operatori, società di servizi e fornitori di tecnologie, con l’obiettivo di condividere e confrontare gli aspetti tecnici e di mercato. Ruolo del comitato, come sottolineato dal Presidente Achille De Tommaso nel suo intervento introduttivo, è di rendere più efficiente la discussione su aspetti tecnologici particolarmente complessi e di agevolarne l’attuazione pratica possibilmente condivisa.

La riunione è stata anche un importante momento di aggiornamento sullo scenario italiano dopo l’assegnazione delle licenze, e sulle novità emerse dalle sessioni WiMax del WLAN forum.

Stefano Festa, responsabile dell’Osservatorio, ha aggiornato i partecipanti riguardo agli accordi di scambio delle frequenze tra operatori dei gruppi A e B, intervenuti dopo l’assegnazione delle licenze. L’intervento di Festa ha posto in evidenza i problemi di efficienza che molto probabilmente condizioneranno gli operatori del blocco C che, di fatto, si troveranno nell’impossibilità pratica di operare lo “swap” con gli altri assegnatari.

Andrea Calcagno, CEO di Witech, ha sintetizzato i punti critici e le novità emersi dal Wlan forum. Sia la tecnologia che i modelli di business non sono ancora sufficientemente maturi, ma l’aspetto più importante rimane la capacità di creare servizi commerciali in grado di stimolare la domanda; tutti elementi che confermano l’opportunità di creare un comitato di lavoro che possa accelerare lo sviluppo tecnologico, mediare interessi anche divergenti e contribuire alla crescita del settore.

Fulvio Sarzana, responsabile dell’Osservatorio giuridico, ha sottolineato l’impatto innovativo del bando WiMax. La possibilità che questo permetta agli operatori di stipulare accordi commerciali e per la gestione congiunta di strutture lasciano prevedere un’evoluzione dello scenario competitivo. L’avvocato Sarzana ha anche messo in evidenza che la reale implementazione della tecnologia è destinata a scontrarsi con le difficoltà burocratiche, soprattutto da parte degli enti locali.

Punto importante della riunione è stata la discussione di un documento di proposta riguardo alla costituzione di un Comitato Tecnico in seno all’Osservatorio WiMax.

I molti contributi alla discussione da parte dei diversi partecipanti hanno consentito di delineare il profilo di questa iniziativa, anche rispetto ai compiti dell’Osservatorio esistente.
La missione del Comitato sarà di discutere e condividere gli approfondimenti tecnici e operativi, in particolare riguardo a NRM (Network Reference Model), roaming e interoperabilità. Obiettivo fondamentale e fattore di successo dell’iniziativa sarà la capacità di coinvolgere altri aggiudicatari WiMax e fornitori di tecnologie e servizi, in modo da avere sufficiente massa critica e rappresentare un comune denominatore nel settore. l’Osservatorio manterrà il suo attuale profilo di forum di analisi e discussione più generale e di interlocutore verso le autorità regolatorie e il Ministero (attività che potrà essere delegata, caso per caso, all’istituendo Comitato).

Sui compiti, il modus operandi e l’entrata in vigore dell’istituendo Comitato, si veda il comunicato completo sull’attività dell’Osservatorio nell’apposita sezione del sito ANFoV dedicata ai “Comunicati”.

11 febbraio 2008

Prevista nuova asta per le frequenze 2.6. Gli operatori già licenziatari chiedono garanzie. Mercato a un bivio, tra vecchie e nuove licenze. Le incognite delle frequenze in banda 2.6 Riunitosi a Milano l’11 febbraio 2009, l’Osservatorio WiMax ha preso in esame la situazione attuale del mercato WiMax. Il tema delle frequenze liberate dal Ministero della Difesa in banda 2.6 GHz rispetto alle precedenti aste WiMax in banda 3.5 è al centro del dibattito tra gli operatori del settore, anche per i rischi di squilibri che potrebbero crearsi sul mercato. L’avvento delle nuove frequenze e la concomitante evoluzione delle tecnologie mobili verso l’LTE, la lenta implementazione del business plan dei licenziatari che adottano le frequenze 3.5 GHz acquisite con la vittoria nella gara dell’autunno scorso: questi solo alcuni tra i nodi da sciogliere per scongiurare un’impasse negli operatori possessori di licenza WiMax che vedono a rischio la redditività degli investimenti fatti. E quando si parla di investimenti non si allude soltanto all’elevato costo delle licenze già acquisite, ma anche alle aspettative di utili e revenues connesse all’erogazione del servizio, aspettative che risulterebbero mortificate se i potenziali clienti restassero a lungo in stand-by e se le coperture restassero garantite solo virtualmente.

Si è discusso di questi temi nei giorni scorsi a Milano, in occasione della riunione dell’Osservatorio WiMax dell’ANFoV, l’associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione, alla quale aderiscono alcuni fra i piu’ importanti players del settore. Il carattere strategico di tale osservatorio è stato sottolineato dal Presidente ANFoV, Achille De Tommaso, che ha sottolineato come «“nel buio delle previsioni complessive per il settore delle telecomunicazioni si possa accendere una luce, rappresentata proprio dai servizi broadband mobile e wireless, unico comparto tlc – ha sottolineato – per il quale è previsto uno sviluppo da qui al 2012”». Secondo De Tommaso «il WiMax, pur con tutte le incertezze che stanno accompagnando le vecchie e le nuove aste, è ormai la tecnologia che supera il digital divide, è quella sulla quale si fa piu’ affidamento per il futuro, e quindi ANFoV intende rappresentare un luogo di confronto privilegiato per gli operatori interessati a studiare i nuovi scenari e ad inserirsi in essi con capacità competitiva».

“La domanda di broadband wireless: scenario, trend ed opportunità di mercato”: su questo tema ha svolto alcune riflessioni Daniela Rao, vicepresidente ANFoV, Tlc Research Director di IDC Italia. «Lavorare, comunicare, divertirsi, studiare e, più in generale, vivere l’esperienza di fruizione di contenuti e servizi online voce-dati-video, indipendentemente dal luogo di accesso e dalla tecnologia utilizzata: questa è la domanda emergente di una moltitudine di individui che sostiene l’evoluzione del mercato ICT. Infatti nel nostro Paese la spesa complessiva per servizi e prodotti ICT è stata caratterizzata nell’ultimo anno da un andamento molto positivo per PC portatili e telefoni cellulari che supportano l’accesso nomadico o in mobilità.
Per almeno 6 milioni di consumatori è chiara l’esigenza di connettività broadband wireless, ma la sensibilità al prezzo è ancora alta. Inoltre è forte in questo momento l’attrazione verso i servizi Mobile Brodaband basati su Internet Key e smartphones».

Un quadro dettagliato e ben documentato delle reti WiMax in Italia lo ha tracciato Stefano Festa, responsabile dell’Osservatorio ANFoV sul tema. Festa ha ricordato alcune importanti e recenti novità di scenario: Nokia ha sospeso la produzione del suo unico modello N810, Alcatel/Lucent sta lavorando per accelerare la convergenza tra WiMax e LTE TDD su frequenze a 2.6 GHz, ma ha ridotto gli investimenti nell’area WiMax orientandoli verso l’LTE; inoltre, la crescita degli utenti BWA/WiMax ha registrato un rallentamento nell’ultimo trimestre 2008 ed è stata per lo piu’ alimentata da utenti sulla frequenza a 2.6 GHz. «Questi segnali –ha detto Festa- lasciano intendere che il WiMax sta cedendo il passo all’LTE quale tecnologia dominante verso le successive generazioni di reti mobili a larga banda (4G)».

Ma il tema di maggior interesse e attualità resta quello delle frequenze a 2.6 GHz, da alcuni considerate un’opportunità e da altri una minaccia per le nascenti reti WiMax. La Commissione europea, nel giugno 2008, ha obbligato tutti gli Stati membri a rendere disponibile, entro sei mesi, la banda a 2.6 GHz per l’offerta di servizi di comunicazione elettronica. Al momento sono due le tecnologie che concorrono per l’uso della banda a 2.6 GHz: le tecnologie WiMax ottimizzate per la trasmissione di servizi dati con utilizzo in modalità TDD; le tecnologie a standard LTE, anch’esse orientate alla trasmissione di servizi dati e realizzate in modo prevalente per un utilizzo dello spettro in modalità FDD. «L’assegnazione della banda in oggetto –ha precisato Festa- prevede il concetto di neutralità tecnologica. In tale ottica e in funzione di un utilizzo più flessibile della banda e della tipologia di apparati, potrebbe essere opportuno far crescere la porzione di spettro utilizzabile in modalità TDD».
Ma come avverrà nel concreto quest’assegnazione? I diritti d’uso validi sul territorio nazionale (e non con soluzioni regionali o macro-regionali) verranno rilasciati attraverso una procedura d’asta simile a quella utilizzata per il WiMax a 3.5 GHz. Il valore d’asta per un blocco a validità nazionale dovrebbe partire dai dieci milioni di euro, ma con modifiche in aumento in funzione della diversa capacità di propagazione rispetto alla frequenza 3.5. »Saranno rilasciati blocchi FDD e TDD con un vincolo d’uso in tali modalità –ha aggiunto Festa- ma con la possibilità di competere per entrambi. La necessità di recepire la direttiva emessa dalla Commissione europea dovrebbe portare alla procedura di rilascio dei diritti d’uso entro il quarto trimestre 2009 o il primo trimestre 2010».
Ma le reazioni degli operatori WiMax sono indicative di un clima di sospetto e incertezza. Il rilascio delle licenze a 2.6 GHz potrebbe minacciare lo sviluppo del business, frenare gli investimenti, comportare la necessità di riformulare i business plan e di acquisire nuovi fondi. «Ecco perché – ha concluso Festa – gli operatori WiMax chiedono un diritto di prelazione all’acquisto, la riserva delle frequenze ai soli operatori WiMax o la sostituzione dei blocchi a 3.5 GHz con blocchi a 2.6 e misure asimmetriche che garantiscano un vantaggio competitivo».

E’ intervenuto, infine, Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito, responsabile dell’Osservatorio giuridico ANFoV, che ha delineato i profili giuridici delle frequenze a 2.6 GHz, le analogie e le differenze con le precedenti consultazioni sulle frequenze e le opportunità di mercato. A detta dell’avvocato Sarzana, «c’è il rischio che la gara per le frequenze 2.6 vada deserta o che si presentino soltanto i tre operatori mobili, unici che abbiano risorse da investire». Ma, secondo Sarzana, i tempi saranno ancora lunghi con un’ulteriore elemento di incertezza legato alla discussione aperta in ambito UMTS Forum sull’utilizzo delle frequenze tra i 700 e gli 800 MHz per servizi mobili (a seguito dello switch off delle frequenze analogiche televisive) e il refarming delle frequenze a 900 MHz. Infine, Sarzana ha ricordato come negli Usa, a Taiwan e in altre parti del mondo il WiMax stia vivendo una crisi non trascurabile, con un numero di abbonati abbondantemente piu’ basso di quello inizialmente programmato e atteso dalle aziende che in esso hanno investito risorse. «Queste incertezze – ha concluso – non possono non suscitare riflessioni anche in Italia».

L’Osservatorio si riunirà nuovamente il 13 maggio p.v. per fare il punto sull’evoluzione dei fatti in corso.

13 maggio 2009

Il 13 maggio 2009 si è tenuta a Milano la riunione dell’osservatorio WiMax. Quattro gli interventi della giornata:

“Lo sviluppo attuale delle reti WiMax in Italia e nuovi elementi di riflessione – Scenario evolutivo verso LTE”, a cura del dr. Stefano Festa, Responsabile dell’Osservatorio “WiMax”, Operations Director Mobile Services di Spal.

“Esperienze e applicazioni del WiMax in ambito internazionale”, a cura del dr. Luis Ronda, Partner Codium Networks

“Esperienza di una rete WiMax End-to-End Multivendor di tipo picocellulare”, a cura dell’ing. Andrea Calcagno, CEO & EVP WiTech

“Evoluzione regolamentare a breve-medio termine”, a cura dell’avv. Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito, Responsabile dell’Osservatorio giuridico.

Nel suo saluto introduttivo, il vice presidente, dr. Roberto Azzano ha illustrato le più recenti iniziative pubbliche di ANFoV: la partecipazione al forum Marconi e l’audizione presso l’autorità delle telecomunicazioni, riguardo al libro bianco sui contenuti digitali. Appare sempre più rilevante l’attenzione di ANFoV ai temi dell’innovazione e dei suoi impatti su tutti gli operatori del sistema delle telecomunicazioni.
Da valutare l’apertura di un Osservatorio specifico ANFoV sul “Diritto d’autore”, tema legato alla complessità dello scenario proposto dallo sviluppo dei contenuti digitali.

Il dottor Stefano Festa, responsabile dell’Osservatorio, ha illustrato ai presenti la situazione aggiornata delle reti WiMax in Italia, ad oltre un anno dalla assegnazione delle licenze. E’ uno scenario ancora piuttosto ingessato: manca la funzione di traino della domanda e l’offerta, dal canto suo, non ha messo in campo strategie realmente innovative, anche per la mancanza di vincoli stringenti. E’ importante verificare se ci siano e quali possono essere le opportunità per accelerare il processo e arrivare ad un futuro scenario più competitivo e meno oligarchico. Tra le opzioni possibili è da considerare il site sharing attivo e passivo, cioè sia di infrastruttura sia degli apparati radio, anche se tale approccio può potenzialmente avere un impatto sulla competitività del mercato.
Il dottor Festa ha tracciato un profilo comparato di WiMax mobile e LTE, dal punto di vista tecnologico e degli investimenti richiesti.

Il dr. Luis Ronda, Partner di Codium Networks, società di system integration e consulenza spagnola, ha presentato la propria esperienza delle applicazioni 4G/mobile WIMAX e LTE, le principali sfide che la società ha dovuto affrontare e un breve profilo delle attività realizzate.
L’esperienza della società spagnola è decisamente più positiva per le implementazioni nella banda a 2.5-2.6 GHz che, secondo l’opinione della società, garantisce migliori prestazioni e miglior ritorno sugli investimenti, soprattutto nelle aree rurali o nelle aree urbane a minore densità abitativa. Il dr Ronda ha, inoltre, messo in evidenza alcuni fattori chiave nelle decisioni di investimento, quali la compatibilità con gli investimenti esistenti, la necessità di un massa critica e la corretta valutazione della percezione dell’utente, che non è interessato alla tecnologia in quanto tale ma ai servizi che attraverso di essa può utilizzare. Molto interessante anche il confronto tra WiMAx e LTE e le relative previsioni di sviluppo: se il time to market è, evidentemente, più favorevole per il WiMax le sfide per entrambe le tecnologie si presentano molto simili per quanto riguarda i problemi relativi alla gestione dei servizi, sia voce sia dati, e alla massa critica necessaria.

L’ing. Andrea Calcagno, CEO & EVP WiTech, ha presentato un’esperienza che ha dimostrato la possibilità di disegno e funzionamento di un’architettura end-to-end picocellulare multivendor. La sperimentazione è avvenuta attraverso il progetto Mobile WIMAX Campus Lab. Uno degli scopi del progetto è di verificare l’utilità delle celle di piccola dimensione nel garantire una migliore copertura e, quindi, di sperimentare un nuovo paradigma di sviluppo. Sono state ampiamente testate la compatibilità tecnologica, l’interoperabilità e la effettiva possibilità di interazione tra attori diversi con vari ruoli in uno scenario aperto.

Infine, l’avv. Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito, Responsabile dell’Osservatorio giuridico ha sintetizzato gli avvenimenti intercorsi negli ultimi mesi per quanto riguarda l’assegnazione delle frequenze. L’osservatorio giuridico di ANFoV ha posto l’accento sulla necessità della trasparenza e della effettiva apertura alla competizione del mercato italiano; ha altresì sottolineato le importanti prospettive di internazionalizzaione che si aprono agli operatori italiani sui mercati emergenti.

Rispondendo alla sollecitazione del Vicepresidente Azzano fatta in apertura, l’avv. Sarzana ha confermato l’importanza e l’attualità del tema del copyright sui contenuti digitali, che potrebbe ricadere in una sezione dell’Osservatorio giuridico già attivo in ANFoV sotto la propria responsabilità.

Un aggiornamento dell’Osservatorio WiMax è previsto verso la fine del prossimo semestre (novembre 2009).

dicembre 2009

WiMax ieri, oggi e domani

Chiuso con un’ampia relazione del suo Responsabile l’Osservatorio WiMax dell’ANFoV.

Una carrellata sugli eventi ed analisi piu’ significative affrontate dall’Osservatorio e sui possibili scenari che andranno a delinearsi a breve-medio termine attorno al WiMax: dai ritardi e dalle anomalie nei criteri e nel processo di assegnazione delle licenze alle criticita’ tecnologiche e di mercato poi registrate fino alle ipotesi di possibile diversa utilizzazione delle frequenze WiMax non utilizzate.

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