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Osservatorio “Web 2.0 e New Media”

Osservatorio “Web 2.0 E New Media”

Osservatorio Web 2.0

Il Web 2.0 è una nuova visione di Internet. Deve intendersi come un insieme di approcci per usare la rete in modo nuovo e innovativo.
Web 2.0 si riferisce alle tecnologie che permettono ai dati di diventare indipendenti dalla persona che li produce o dal sito in cui vengono creati. L’informazione può essere suddivisa in unità che viaggiano liberamente da un sito all’altro, spesso in modi che il produttore non aveva previsto o inteso. Questo paradigma del Web 2.0 permette agli utenti di prendere informazioni da diversi siti simultaneamente e di distribuirle sui propri siti per nuovi scopi.
Web 2.0 lascia ai dati una loro identità propria, che può essere cambiata, modificata o remixata da chiunque per uno scopo preciso. Una volta che i dati hanno un’identità, la rete si sposta da un insieme di siti web ad una vera rete di siti in grado di interagire ed elaborare le informazioni collettivamente.
Il Web 2.0 è costruito con tecnologie come Ajax, un approccio di sviluppo web basato su JavaScript ed il linguaggio di programmazione XML. Questa miscela di tecnologie permette alle pagine di funzionare più come applicazioni per il desktop che come pagine di contenuto statico antiquate che troviamo di solito sul web.
L’analisi di cui si occuperà lo specifico osservatorio servirà a perfezionare o consolidare le conoscenze già acquisite per l’utilizzo della rete, individuando, se del caso, sentieri nuovi di mercato e modelli di business congruenti.

 

28 marzo 2007

Sulla tematica “Web 2.0”, l’Osservatorio ha aperto i lavori il 28.3.2007 a valle della riunione dell’Osservatorio sulla convergenza fisso-mobile. I lavori sono stati introdotti dal dr. Roberto Azzano, responsabile dell’Osservatorio e vicepresidente dell’associazione.

Il dr. Azzano ha commentato la slide rappresentativa di scenario, intitolato “Telecomunicazioni 2.0: pervasività dei servizi”, come segue:

“Il Web 2.0 costituisce un fenomeno evolutivo le cui potenzialità sono sempre più ampie e diversificate. La nuova generazione di portali si configura come “aggregatrice” di servizi e contenuti: le funzioni di ricerca sono il principale tool di personalizzazione  mentre il motore di sviluppo è la raccolta e l’intermediazione pubblicitaria. L’accesso ai contenuti (audio e video), le funzionalità di comunicazione (Instant messaging, Chat, Voip) e la gestione delle Community evidenziano un ruolo prioritario e crescente nel gestire e valorizzare la domanda degli utenti broadband “.

La discussione sui temi introdotti dal dr. Azzano ha dovuto essere rinviata per mancanza di tempo.

Nella prossima edizione il tema sarà allargato agli effetti indotti dalle prospettive di sviluppo delle reti NGN e dal mercato dei contenuti.

 

Osservatorio Web 2.0 e New Media

“L’avvento del Web 2.0 sta modificando sensibilmente le modalità di utilizzo della rete da parte degli utenti europei ed italiani. Benche’ nel nostro paese la quota di cittadini che accedono ad internet non sia fra le più elevate del continente, la fruizione di nuove applicazioni avanzate quali audio/video e social networking sono ormai diventate di casa anche nel nostro paese.
Quale è l’impatto del web 2.0 e dei new media (Web radio, Web TV, Net TV, Web cam etc) sull’economia delle Tlc anche nel nostro paese?
Gli impatti potranno collocarsi a 4 livelli:

Livello accessi
Il nostro paese si avvia purtroppo verso valori di saturazione del mercato broadband attuale. L’evoluzione verso soluzioni flat e a banda larghissima (7 e 20 Mbits) di quote imponenti dell’utenza consumer può rilanciare il mercato verso ulteriori traguardi di crescita.

Livello infrastrutture
I piani e gli investimenti per la NGN possono trovare giustificazioni credibili solo se accompagnati da un’offerta “new media” che sia percepita di valore e con soluzioni altamente innovative.

Livello contenuti
La nascita di nuove modalità di fruizione di radio e TV amplierà la gamma ed il numero di canali a disposizione dell’utenza e richiederà uno sforzo di creazione ed allestimento di palinsesti che si aggiungerà al portafoglio del settore audiovisivo nazionale.

Livello indotto ICT
Per gestire e far migrare le soluzioni business e consumer attuali verso i livelli di servizio richiesti il nostro settore ICT deve essere in grado di reggere la competition internazionale e trovare anch’esso in quest’ambito nuove opportunità di crescita.

Questi sono i risvolti che ANFoV vuole mettere al centro dell’Osservatorio “Web 2.0 e Nuovi Media” al fine di sensibilizzare enti di governo, autorities, associazioni di aziende e imprese del settore Tlc con l’obiettivo di evidenziare le trasformazioni in atto e di incentivare la definizione di tutte quelle misure di controllo, regolazione ed incentivazione che possono trasformare i sicuri impatti in opportunita’ per il settore industriale e di servizio del nostro paese”.

Roberto Azzano
Vicepresidente ANFoV e Responsabile dell’Osservatorio

19 maggio 2008

Il 19 maggio 2008 si è tenuta la prevista riunione dell’Osservatorio “Web2.0 e New Media”, introdotta e coordinata da Roberto Azzano. La riunione ha affrontato numerosi temi, ed ha beneficiato degli eccellenti contenuti forniti dagli interventi del Dott. Massimo Colombo, Direttore Marketing di A. Manzoni & C. (gruppo Espresso) e del Dott. Emanuele Colli, OSG Business Develpoment Manager di Microsoft. La situazione oggi in Italia

Una breve analisi comparativa tra la situazione europea e quella italiana è stata presentata da Roberto Azzano, Responsabile dell’Osservatorio e Vicepresidente ANFoV, in apertura dei lavori. Oltre all’annotazione sui cronici ritardi italiani nell’uso di internet, è stato evidenziato come ormai nella fascia dei giovani tra 16 e 24 anni le ore trascorse su internet stiano lentamente superando quelle spese di fronte al televisore. Un dato importante, se si pensa che la fascia post-adolescenziale costituisce uno dei principali attori dell’utilizzo e dello sviluppo stesso del Web2.0.

Le chiavi per lo sviluppo del Web2.0

Al di là delle considerazioni su cosa effettivamente sia il Web2.0 (Emanuele Colli ha sottolineato giustamente la nozione di continuità dello sviluppo del web, che difficilmente può rinchiudersi in una notazione di release, come invece avviene per il software), la riunione ha posto l’accento su quelli che possono diventare nel futuro prossimo i motori dello sviluppo del Web2.0, con particolare accento sull’on-line advertising, che dovrebbe diventare il principale motore di sviluppo del web del futuro.

Una delle chiavi dell’evoluzione è senz’altro costituita dallo sviluppo dell’indotto della pubblicità on-line, ancora in notevole ritardo, tuttavia, rispetto agli altri media.
Gli applicativi attualmente al centro del Web2.0 (blogs, FlickR, Youtube, FaceBook, Wikipedia, ecc.) hanno ancora poco appeal pubblicitario, sia per la natura personale e privata di questi applicativi, sia per la poca propensione alla spesa della fascia di età della maggior parte dei loro protagonisti.
L’incremento dell’advertising on-line, e quindi della possibilità di aprire un autentico mercato per il Web2.0, deve essere quindi visto nell’ottica dello sviluppo di servizi e applicativi generati dalla convergenza di diverse piattaforme, e dallo sviluppo di un nuovo modello di business per il Web2.0 che, a ben vedere, non è stato ancora individuato (Colli).
Molto ci si aspetta, ad esempio, dal mobile podcasting, o dalla convergenza tra mobile advertising e social networking (Massimo Colombo).

Le scommesse da vincere

La migrazione del Web2.0 da una logica consumer ad un profilo business è una delle principali scommesse del futuro, che potrebbe abilitare la crescita di un mercato business attualmente non esistente.
Alcune aziende hanno cominciato ad implementare al loro interno strumenti di tipo Web2.0 ad uso dei propri dipendenti e collaboratori (wiki aziendale, social networking con finalità di teambuilding, blog aziendali, ecc.), ma si tratta ancora di iniziative pilota.

Un altro aspetto importante per lo sviluppo futuro del Web2.0 è la localizzazione dei servizi, non solo forniti in modalità broadcast, come avviene su internet, ma mirati a gruppi di utenti geograficamente o tematicamente affini, in modo da abilitare forme di micro-advertising che possano contribuire allo sviluppo del mercato del Web2.0.
Si comprende quindi come anche in questo caso la convergenza di diversi media, con particolare valore dato alla telefonia mobile, assuma un’importanza capitale rispetto alle prospettive di sviluppo del Web2.0 nei prossimi anni.

In questo scenario, l’Osservatorio ANFoV si propone di costituire sistematico luogo di di incontro, confronto e riflessione tra i principali attori dello sviluppo del Web2.0 in Italia.
Un aggiornamento delle tematiche in gioco ed una nuova analisi delle fasi di sviluppo dell’intero scenario sono previsti come contenuti prioritari di una nuova edizione dell’Osservatorio in programma nel prossimo autunno (13 novembre 2008, alle ore 14,30).

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