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Osservatorio “Smart Cities”

Osservatorio “Smart Cities”

Osservatorio “Smart cities” Il tema delle smart cities abbraccia molti campi e conseguentemente coinvolge vari stakeholder e tecnologie con prospettive di attuazione già in essere e altre futuribili.

L’approccio vuole essere quello conseguente al modello di smart economy, ovvero analizzare soluzioni con un impatto economico rapido e utilizzando parte delle infrastrutture tecnologiche esistenti, questo nell’ottica di una massima efficienza economica.

Le tecnologie TLC sono quindi quelle presenti oggi e nell’immediato futuro, analizzando come tali tecnologie sono driver o abilitatori allo sviluppo delle smart cities.

Il progetto Smart cities rientra nel più ampio programma europeo denominato ‘Investing in the development of low carbon technologies’. Il piano strategico delle tecnologie energetiche si propone di stabilire le linee guida e i traguardi delle politiche energetiche. Secondo la Commissione europea l’attività per le Smart cities si deve concentrare sul rinnovamento degli edifici e costruzioni in grado di restituire energia (Energy Positive Building), sul riscaldamento e condizionamento, sull’elettricità (smart grids, contatori intelligenti, elettrodomestici intelligenti e fonti rinnovabili) e i trasporti (mobilità elettrica privata, porti verdi, ecc).

La città è il principale attore nel processo di sviluppo alla quale si chiede di essere più intelligente , il “più” è dato dalla capacità di interconnettere e integrare dati ed informazioni distribuite per meglio comprendere i contesti urbani e rispondere con maggiore qualità e valore nei servizi.

La pubblica amministrazione locale e le multiutilities, sono fra i principali stakeholder, quindi il focus delle applicazioni si rivolge a soluzioni già sviluppate, a titolo di esempio: – ottimizzazione della pubblica illuminazione – gestione intelligente raccolta rifiuti – gestione flotte / ottimizzazione percorso e traffico – video sorveglianza centralizzata – sensori intelligenti per rilevazione livelli di attenzione.

Obiettivo quindi per gli operatori TLC è di analizzare i prossimi scenari su come le attuali infrastrutture TCL e relative reti presenti in ambito urbano possano cooperare con i servizi IT in modo integrato, cooperativo e federato.

24 ottobre 2013 in Smau

Il tema delle smart cities abbraccia molti campi e conseguentemente coinvolge vari stakeholder e tecnologie con prospettive di attuazione già in essere e altre futuribili.

L’approccio vuole essere quello conseguente al modello di smart economy, ovvero analizzare soluzioni con un impatto economico rapido e utilizzando parte delle infrastrutture tecnologiche esistenti, questo nell’ottica di una massima efficienza economica.

Le tecnologie TLC sono quindi quelle presenti oggi e nell’immediato futuro, analizzando come tali tecnologie sono driver o abilitatori allo sviluppo delle smart cities.

Il progetto Smart cities rientra nel più ampio programma europeo denominato ‘Investing in the development of low carbon technologies’. Il piano strategico delle tecnologie energetiche si propone di stabilire le linee guida e i traguardi delle politiche energetiche. Secondo la Commissione europea l’attività per le Smart cities si deve concentrare sul rinnovamento degli edifici e costruzioni in grado di restituire energia (Energy Positive Building), sul riscaldamento e condizionamento, sull’elettricità (smart grids, contatori intelligenti, elettrodomestici intelligenti e fonti rinnovabili) e i trasporti (mobilità elettrica privata, porti verdi, ecc).

La città è il principale attore nel processo di sviluppo alla quale si chiede di essere più intelligente , il “più” è dato dalla capacità di interconnettere e integrare dati ed informazioni distribuite per meglio comprendere i contesti urbani e rispondere con maggiore qualità e valore nei servizi.

La pubblica amministrazione locale e le multiutilities, sono fra i principali stakeholder, quindi il focus delle applicazioni si rivolge a soluzioni già sviluppate, a titolo di esempio: – ottimizzazione della pubblica illuminazione – gestione intelligente raccolta rifiuti – gestione flotte / ottimizzazione percorso e traffico – video sorveglianza centralizzata – sensori intelligenti per rilevazione livelli di attenzione.

Obiettivo quindi per gli operatori TLC è di analizzare i prossimi scenari su come le attuali infrastrutture TCL e relative reti presenti in ambito urbano possano cooperare con i servizi IT in modo integrato, cooperativo e federato.

6 giugno 2012

Il 6 giugno 2012 si è tenuto a Milano, presso il Palazzo Giureconsulti, l’osservatorio ANFoV sulle “Smart Cities”.

Emilio Galavotti, Direttore Comunicazione, Strategie e Qualità di Acantho, responsabile dell’osservatorio, ha introdotto il tema, dando un’ampia definizione del termine “Smart Cities”, ed ha presentato una serie di soluzioni adottate in alcune città nel mondo che hanno migliorato direttamente o indirettamente la vita dei cittadini. I cardini fondamentali che legano tutte queste iniziative sono due: l’internet delle cose e l’open data.

Galavotti identifica tre principali aree di intervento da parte delle amministrazioni: l’energia, i trasporti e l’ICT. Ogni città, dunque, interpreta il tema secondo il proprio punto di vista. Alcune intervengono per ridurre i consumi (es. in Olanda), altre per migliorare la fruibilità dei trasporti (es. in Brasile) ed altre per migliorare la tecnologia in modo da permettere lo sviluppo di altri servizi e generare risparmi di costo (es. wi-max a Huston).

Anche in Italia si sono sviluppate diverse iniziative che hanno coinvolto, tra gli altri, i comuni di Bologna, Genova, Torino e Milano. Galavotti segnala, però, la presenza di una serie di vincoli che impediscono o limitano ai comuni italiani lo sviluppo di nuove iniziative. Tra i principali vincoli segnalati vi sono: il patto di stabilità dei comuni, una scarsa cultura della pianificazione integrata, la scelta di privilegiare sempre le offerte economicamente più vantaggiose escludendo quelle più innovative e il vincolo all’utilizzo delle reti di pubblico servizio.

La dottoressa Rita Cucchiara, dell’università di Modena, ha presentato delle soluzioni di videosorveglianza in cloud per le “smart cities”.

I sistemi di videosorveglianza si sono evoluti negli ultimi anni. Si è passati da un utilizzo al solo fine di controllo e sicurezza ad un utilizzo più statistico e business. Sono anche aumentati gli operatori del settore: mentre una volta operavano in questo settore solo aziende di elettronica, oggi vi sono anche aziende di telecomunicazioni e informatica.

Le telecamere IP stanno aumentando, e si sta passando da un sistema di videosorveglianza chiuso ad uno aperto, con server remoti. Nel 2020 si stima che il 51% delle telecamere nel mondo saranno IP. L’utilizzo di videosorveglianza in cloud sta dunque aumentando.

La dottoressa Cucchiara segnala che se da un lato la ricerca è arrivata ormai ad un livello avanzato ma stabile (in termini di tecnologia per l’acquisizione, detection, tracking e understanding), nel futuro si lavorerà in questo campo soprattutto sulle applicazioni e sulla interoperabilità dei sistemi. La mole di dati raccolti da una videocamera è elevatissimo e le soluzioni software dovranno svilupparsi per selezionare e conservare solo i dati realmente utili.

Sandro Boarini, Dirigente Area Ambiente di Hera, ha presentato due esperienze di utilizzo intelligente delle tecnologie, fatte nella provincia di Modena.

Il primo riguarda un sistema integrato di tracking della raccolta di rifiuti che permette da un lato ai cittadini di segnalare eventuali disservizi e dall’altro al gestore di sapere quando i cassonetti sono pieni, in modo da ottimizzare la raccolta. Il secondo è relativo ad un “cassonetto intelligente”, che si apre con una card rilasciata al cittadino e controlla la bontà della raccolta premiando i virtuosi.

Mentre la prima soluzione ha avuto la partecipazione attiva dei cittadini, la seconda ha visto casi di danneggiamento dei cassonetti. Le due esperienze hanno, dunque, avuto risultati differenti dovuti al grado di accettazione dei sistemi da parte delle comunità locali. Tutto ciò evidenzia che non sempre la tecnologia viene gradita dai cittadini e bisogna lavorare maggiormente sulla comunicazione.

In sede di dibattito finale questo argomento è stato ripreso, in quanto la refrattarietà del contesto sociale potrebbe essere dovuta non alla impreparazione culturale dei cittadini ma al fatto che non si è considerato abbastanza il contesto diritto-tutela della privacy. E’ seguito un breve dibattito dove si è riconosciuto che le norme sulla privacy sono precise e rigorose ma probabilmente questo non è stato comunicato bene ai cittadini. In generale, quanto più c’e’ innovazione tanto più ci deve essere regolamentazione rigorosa (Avv. Rosario Imperiali d’Afflitto).

Ferdinando Pollice ha presentato, infine, l’approccio IBM alle città intelligenti. In questo approccio si dà per scontato che le città siano tecnologiche, che ci siano sistemi che forniscano dati in quantità e che i sistemi siano interconnessi. IBM, partendo da questa base, si concentra solo sullo sviluppo di soluzioni efficaci ed efficienti per l’amministrazione pubblica e utili per il cittadino.

Pollice è cosciente che quello che si dà per scontato non è sempre vero, e lo dimostra con alcuni esempi. Le soluzioni sono a volte intuibili e facilmente applicabili ma non si perseguono, come ad esempio il prevedere sulla base delle nascite quante classi e quanti professori saranno necessari nei prossimi anni e dove magari costruire nuove scuole in modo da ridurre i percorsi ed i consumi.

E’ stato presentato, poi, il progetto dell’abitazione intelligente per anziani sviluppato a Bolzano e premiato a livello internazionale. In queste case “intelligenti” sono stati utilizzati sensori di diverso tipo (movimento, rilevazione CO2 e tracking delle attività) che avevano il vantaggio di operare in maniera interconnessa.

Questo progetto vuole dimostrare che le città sono già abbastanza intelligenti sulla carta, i sensori e le telecamere già ci sono, ma ciò che manca oggi è la condivisione e l’interoperabilità dei sistemi per un utilizzo più efficace ed efficiente.

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