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Osservatorio “Promozione Innovazione”

Osservatorio “Promozione Innovazione”

Osservatorio per la Promozione dell’Innovazione

24 febbraio 2011

Il 24 febbraio 2011 si è tenuto il primo Osservatorio ANFoV per la Promozione dell’Innovazione, coordinato da Achille De Tommaso, Presidente ANFoV.

Con la globalizzazione il modello del made in italy sembra essere diventato precocemente obsoleto e al tempo stesso è emersa la carenza di infrastrutture che consentirebbero all’Italia di fare un salto di qualità e di competere nei settori non solo del made in italy, ma anche dell’hi-tech. Le chiavi per la crescita parrebbero quindi essere date dalla maggiore produttività ottenuta dall’utilizzo a livello nazionale di sistemi e reti innovative e quindi dalla diminuzione, o annullamento del cosiddetto digital divide e, al contempo, dalla maggiore sensibilizzazione delle aziende italiane, soprattutto PMI, in termini di innovazione.

Ciò che però è grave è che spesso i prodotti e le metodologie innovative in Italia esistono, anche prodotte nel nostro paese, ma non trovano un mercato sufficiente; spesso per mancanza dei giusti investimenti, ma talvolta per, una visione povera di marketing e di planning e per una scarsa capacità di individuare i giusti canali di vendita da parte delle aziende.

Ciò che però è grave è che spesso i prodotti e le metodologie innovative in Italia esistono, anche prodotte nel nostro paese, ma non trovano un mercato sufficiente; spesso per mancanza dei giusti investimenti, ma talvolta per, una visione povera di marketing e di planning e per una scarsa capacità di individuare i giusti canali di vendita da parte delle aziende.

L’Osservatorio ANFoV per la Promozione dell’Innovazione ha proprio come obiettivo non solo la discussione dei temi dell’innovazione, ma la ricerca di casi di aziende dinamiche e iniziative innovative che permettano la condivisione di fattori, culturali, manageriali e tecnologici, che contribuiscono all’eccellenza del made in Italy a livello tecnologico. Dopo il saluto introduttivo il presidente di ANFoV, Achille De Tommaso, ha presentato lo scenario italiano in cui è emersa la necessità di organizzare un Osservatorio che avesse come oggetto la promozione dell’innovazione. In questo quadro di riferimento in cui l’Italia non è ancora riuscita a emergere in termini di innovazione, non solo nei settori del made in italy ma anche dell’high-tech, le aziende italiane, pur in assenza di un’attenta agenda politica del nostro paese in termini di innovazione, sono altamente responsabili nel costruire (e nel non aver costruito ) proposizioni valide e realistiche in termini di processi, di realizzazioni e di investimenti. Anche se il legame tra crescita economica e investimenti in tecnologie ICT appare ormai indiscutibile, i livelli di penetrazione e di utilizzo delle tecnologie innovative sono inferiori alla media dei grandi paesi industrializzati e contribuiscono al calo della produttività del lavoro in Italia. Molte aziende, soprattutto PMI, non trovano motivazioni per sganciarsi dalle logiche tradizionali. L’ottimizzazione della catena di fornitura, produzione e distribuzione è resa difficile da colli di bottiglia generati da attività ancora molto manuali e quindi dalla mancanza di soluzioni tecnologiche in grado di rendere più efficienti i processi. Eppure l’innovazione esiste e la “mancanza” di soluzioni, molto spesso, quindi, non è dovuta ad una “non esistenza” della soluzione, ma alla scarsa cultura dell’innovazione presente in impresa. Per questo è necessario capitalizzare l’esperienza delle imprese più dinamiche con strategie di condivisione dei fattori, analizzare soluzioni innovative, anche non italiane, per capirne le dinamiche di successo, importare i prodotti o imparare con la consapevolezza che le imprese di tutto il mondo si globalizzano diventando, spesso all’improvviso, “attaccanti” sul proprio territorio. Non meno importante è il monitoraggio dell’adeguatezza del Sistema delle Infrastrutture Territoriali. Con questa premessa, l’Osservatorio ANFoV si propone, in maniera pragmatica, di individuare casi di successo e presentarli agli associati e a clienti potenziali, discutere le tematiche dell’Innovazione e della promozione della stessa, eventualmente stilando documenti propositivi ad uso delle Autorità.

Daniela Rao, vicepresidente ANFoV e Tlc Research Director IDC, ha presentato le “Predictions IDC” sull’internet economy a livello europeo con particolare attenzione allo scenario italiano: l’Internet Economy crescerà molto più del PIL, la crescita sostenuta dei Cloud Services avrà dei percorsi di adozione selettivi, la Storage Optimization sarà cruciale per il “governo” di dati e informazioni, le PMI (una realtà di 3,5 milioni di imprese in Italia) resteranno un potenziale inespresso per adozione IT, ma questo non frenerà lo sviluppo di “laboratori innovativi”, Document&Imaging sarà il driver per l’ integrazione tra infrastruttura e processi, sicurezza: la domanda si concentrerà su sofisticazione dei rischi e armonizzazione di norme e regolamenti, le Mobile Applications conquisteranno le PMI, offrire Cloud Services sottoporrà i Telco a nuove sfide, il Caring farà la differenza nelle battaglie di customer retention, prenderanno forma le iniziative di condivisione di infrastrutture NGN. Si prevede che l’economia legata a Internet (Internet Economy Allargata BtoB eCommerce, Benefici quantificabili da accesso a Internet, Pubblicità online), pari a 264 milioni di Euro nel 2009, crescerà del 14% nel 2011 contro l’1% di crescita del PIL. L’Internet Economy (BtoC eCommerce, consumer eBanking, Online Media), 54,5 milioni di Euro nel 2010, crescerà del 16% nel 2011. Il 64% degli Internet user europei (192 milioni) nel 2010 erano anche Internet buyer già nel 2009. La percentuale di internet user, prevalentemente concentrati in Germania, UK e Francia, è in crescita costante e stabile anche sul mercato italiano dove la percentuale di internet buyer, 62% nel 2010, salirà al 74% nel 2010.

De Tommaso, a conclusione della presentazione dei dati sulla internet economy (estratti da uno studio realizzato da IDC che verrà a breve reso pubblico sul sito della Commissione Europea) ha sottolineato come l’Italia abbia recuperato gran parte del gap raggiungendo una situazione di stabilità; anche con poca banda il processo d’acquisto via internet genera un indotto con un meccanismo esponenziale, nella media con gli altri paesi europei.

Al termine della presentazione degli attuali scenari, sono seguite le presentazioni di tre esempi di aziende e iniziative innovative.

Festival della Comunicazione 2.0. Andrea Sales, Presidente del Centro Paradoxa, ha raccontato la sua esperienza legata ad un’iniziativa innovativa, il Feistival della Comunicazione 2.0 che ha come obiettivo quello di declinare il 2.0 in un’ottica sociale. Nell’ottobre del 2010 Sales ha ideato e organizzato con Paradoxa il primo Festival della Comunicazione 2.0, ottenendo alla sua prima edizione risultati sorprendenti che indicano come la gente e le aziende che hanno partecipato siano attente e recettive nei confronti delle nuove modalità di comunicazione e interazione 2.0: 48.000 contatti, 980 collegamenti per l’evento in live-streaming web, 43 relatori di livello internazionale, 40 testate giornalistiche che hanno dato spazio all’evento. Il Centro per la Formazione della Persona “Paradoxa” di Treviso organizzerà anche la seconda edizione del Feistival della Comunicazione 2.0 dal 19 al 22 maggio 2011. Il centro svolge attività di formazione e ricerca in campo aziendale; collabora con amministrazioni. Conta 38 collaboratori con differenti professionalità (psicologi, esperti di media, tecnologi) e svolge attività clinica, privatamente, utilizzando anche i supporti delle reti “social”. Uno dei sostenitori del Feistival della Comunicazione 2.0 è ToscanaLab, un evento dedicato al web, ai social media e al mondo della comunicazione digitale ma anche una piattaforma permanente di eventi e comunicazione che porta il mondo del web2.0 in tutta la Toscana. Mirko Lalli della Fondazione Sistema Toscana che oltre a ToscanaLab gestisce la campagna di promozione turistica “Voglio Vivere Così”, voluta dalla Regione Toscana, ha sottolineato il successo di questo primo esempio di Social Media Marketing, che ha rivitalizzato il brand della regione Toscana come regione digitale aperta, a testimonianza di come dall’utilizzo dei social network scaturiscono idee innovative per lo sviluppo e la progettazione di prodotti e servizi.

Il secondo esempio di innovazione ha riguardato il Polo Tecnologico di Vimercate. Franco Morganti, Direttore generale di MVS, ha presentato la storia e l’evoluzione di un’infrastruttura innovativa in un’area, quella di Vimercate appunto, che era la sede storica di IBM. Sfruttando le capacità storiche del gruppo, il polo tecnologico milanese offre un’infrastruttura in grado di fornire servizi e soluzioni basate su capacità di progettazione, test, produzione, logistica integrata, riparazioni on center, help desk, trasporti e attività on site. Il merito è stato quello di realizzare una catena del valore, che non ha eguali in Italia, che vede racchiuse tutte le competenze in un unico sito e in un’unica organizzazione centrale sofisticata che è in grado di disegnare la soluzione attesa dal cliente, attraverso attività di fleet management, repair e servizi personalizzati a supporto delle più disparate richieste dei clienti. L’approccio parte dall’ascolto delle esigenze del cliente e conduce ad una revisione continua dei risultati, espressa dalla continuità del supporto e dall’integrazione delle diverse competenze.

Al termine della presentazione sul Polo Tecnologico di Vimercate è seguito un dibattito sul concetto di innovazione che ha coinvolto direttamente i partecipanti al tavolo dell’Osservatorio.

Nino Catania, Direttore Generale ANFoV, ha voluto sottolineare come l’innovazione sta proprio nella capacità di cambiare modello di business con il supporto di innovative soluzioni tecnologiche. Il concetto è stato ribadito da Morganti, secondo cui l’innovazione del Polo tecnologico di Vimercate è legata ad un cambio di approccio, più precisamente manutentivo e di servizio attraverso la creazione di strumenti online per supportare tecnici e clienti in via remota, e da De Tommaso che ha riassunto i tre concetti innovativi di questo secondo esempio di innovazione in: competenza tecnologica a livello di componente, affezione al cliente, centro di eccellenza logistica.

Umberto de Julio, Amministratore Delegato di Italtel e Vicepresidente ANFoV, ha espresso la sua visione sul problema dell’innovazione in Italia e più in generale in Europa. Negli ultimi venti anni infatti non si è parlato di vera innovazione, proprio perché chi trainava l’innovazione erano i monopoli come Telecom, Enel, Rai, ecc. che spesso in un’ottica di politica industriale attribuivano ai nuovi prodotti e servizi un maggior valore di mercato. Negli Stati Uniti il modello di finanziamento dei venture capital ha invece sostenuto l’innovazione in senso lato. Per questo De Julio ha invitato gli associati ANFoV a fare una riflessione affinché l’associazione possa dare un contributo importante all’innovazione, soprattutto sensibilizzando quella parte di mercato rappresentata dalla grande massa delle PMI, affinché possa realizzarsi un cambiamento culturale. ANFoV può effettivamente fare qualcosa e con il tempo provare a trasferire il concetto di innovazione in maniera quasi osmotica.

Francesco Vatalaro, Presidente del “Comitato NGN Italia” dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), ha espresso la sua visione a titolo personale più che come rappresentante dell’Authority. A suo avviso non ci sono ricette precise, ma si può iniziare a lavorare identificando i problemi, quali per esempio la burocratizzazione dei meccanismi, come fare innovazione con competitor come Cina e Asia. E’ necessario identificare quali sono i blocchi più significativi per generare un circuito virtuoso e continuare a comunicare l’innovazione per creare una massa critica e generare il cambiamento.

La giornata si è conclusa con la presentazione del terzo esempio di innovazione, Ipanema Technologies, un caso di successo che ha portato la società, nata a Parigi nel 1999, a diventare un provider unico in Europa nella fornitura di servizi a valore aggiunto sulle reti dati. Secondo Pierpaolo Lanati, Country Manager di Ipanema Technologies e Veronica Galbiati, Partner & Channel Manager, nell’attuale scenario dei servizi ICT, a fronte di reti informatiche aziendali che diventano sempre più complesse e aperte, con la naturale ed inevitabile convivenza di VPN MPLS, Ethernet, Internet, Intranet e Cloud, sia Pubblico che Privato, diventa sempre più imprescindibile dotarsi di strumenti che consentano all’IT Manager, al CIO, di attuare un pieno e totale controllo su tutto quanto avviene sulla Rete, ovvero la WAN Governance. Le priorità per le aziende sono la sicurezza dati, la capacità della banda di trasmissione, le reti ibridi, il controllo di gestione e l’efficacia della rete. Ipanema offre soluzioni che garantiscono il totale controllo e l’ottimizzazione delle applicazioni e delle relative performance attraverso la rete in una logica aziendale globale. Le soluzioni sviluppate da Ipanema non sono unicamente rivolte ai CIO aziendali ma anche agli operatori di telecomunicazioni che possono migliorare la loro posizione di mercato attraverso uno strumento che permette di creare un servizio totalmente gestito a livello generale e al tempo stesso avvicinarsi al cliente.

L’Osservatorio si è concluso con l’invito rivolto ai partecipanti di continuare a far pervenire segnalazioni su casi aziendali innovativi anche prima del prossimo Osservatorio in modo che ANFoV possa affrontare pragmaticamente il tema dell’innovazione e sviluppare il ruolo di incubatore di idee per testimoniare come l’innovazione esiste e il mondo si muove, nonostante tutto.

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