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Osservatorio “NGN-NGAN”

Osservatorio “NGN-NGAN”

Osservatorio “NGN-NGAN – Next Generation Network-Next Generation Access Network”

Sullo sviluppo delle NGN (New Generation Network) appare necessario formulare più di una riflessione.
Sulla base della realtà fino ad oggi verificata e con l’ausilio degli esperti tecnologi e degli operatori in campo, è necessario che l’Osservatorio sviluppi in primo luogo la sua analisi sul futuro delle Tlc nel nostro Pase, e in particolare su:

le idee e i progetti di sviluppo della NGN di Telecom Italia e le prospettive di interoperabilità con gli altri operatori;

gli eventuali fattori critici di sviluppo delle NGN nell’ipotesi della rete “scorporata” da Telecom Italia;

la riduzione del “digital divide” e l’evoluzione delle reti a banda larga alternative al “doppino di rame”;

gli impatti sulla concorrenza e la nascita di nuovi rapporti tra operatori;

l’evoluzione del quadro regolamentare della concorrenza,

con l’obiettivo di comunicare in modo propositivo le istanze degli operatori e contribuire alla realizzazione di un quadro normativo evoluto e trasparente, anche attraverso un rapporto di piena collaborazione e scambio con le Istituzioni e gli Enti di regolazione.

2013

Nell’ambito dell’Osservatorio NGN-NGAN, il Gruppo di Studio in esso costituitosi nel maggio 2012, ha rilasciato, nel settembre 2013, un Documento (il terzo sull’argomento “Catasto”) dal titolo “Catasto nazionale delle infrastrutture di rete per NGAN. Esperienze reali a supporto della sperimentazione del modello ANFoV”.

Nel documento viene rappresentata la parte progressiva e conclusiva dello Studio-proposta che l’ANFoV ha elaborato sull’argomento “Catasto” in due precedenti studi:

• “Note tecniche per lo sviluppo in Italia di una infrastruttura NGN in linea con le norme di principio contenute nella legge 133/2008” uno sviluppo sostenibile: Catasto delle infrastrutture e criteri tecnologici realizzativi”

• “Reti di accesso di nuova generazione (NGAN). Interventi per uno sviluppo sostenibile: Catasto delle infrastrutture e criteri tecnologici realizzativi”

Il Documento è stato apprezzato e preso in carico, come contributo determinante per l’istituzione del proposto Catasto, sia dal Ministero dello Sviluppo economico (in persona del Vice Ministro Catricalà e del Capo del Dipartimento Comunicazioni) che da Agcom (in persona del suo presidente Angelo Marcello Cardani).

17 ottobre 2012 in SMAU

NGN e Neutralità della rete Achille De Tommaso, Presidente ANFoV, ha introdotto l’osservatorio, evidenziando le problematiche di regolamentazione e politiche per la realizzazione di un “Catasto nazionale delle infrastrutture di rete”.

Nino Catania, Direttore generale ANFoV, ha delineato lo scenario evidenziando che l’ANFoV ha dedicato al tema delle NGN, unitamente a quello della Net Neutrality, un’intensa attività di studi e di proposte.
Lo studio-proposta per l’istituzione di un Catasto nazionale delle infrastrutture di rete per NGAN, è già stato acquisito dall’ADI (Agenda Digitale Italiana), era entrato come parte implicita di una previsione in una prima bozza di decreto (il famoso Digitalia) tuttora in procinto d’essere emanato, ed è stato anche acquisito dalla Direzione Reti e Servizi di Agcom.
La creazione di un Catasto delle infrastrutture di rete, per reti di accesso di nuova generazione, NGAN, mira essenzialmente a disporre di uno strumento che segnali l’esistenza di infrastrutture già realizzate, potenzialmente idonee e disponibili per essere riutilizzate in tutto o in parte da altri operatori, senza procedere a nuovi scavi.
Il riutilizzo e la eventuale condivisione di tali infrastrutture realizza di fatto un duplice importante obiettivo: evitare l’apertura di nuovi cantieri con l’inevitabile impatto negativo ambientale che di solito ne consegue (disagi per i cittadini, alterazione del traffico stradale) e, quel che è più importante, il risparmio di oneri economici non indifferenti. E’ noto infatti che per la costruzione di reti NGN le opere civili impattano sui costi dell’intera costruzione fino al 70% del loro ammontare.

Nino Catania ha poi introdotto gli interventi successivi che riprendono le linee guida dello studio e il loro coordinamento con una ulteriore fase di studio, dedicata alla “sperimentazione del sistema Catasto”, così come concepito dalla proposta dell’ANFoV. Allo studio partecipano 9 aziende di primario livello, tutte associate ad ANFoV: Accenture, EBWorld, Fastweb, Italtel, Lepida, Sirti, Telecom Italia, Vodafone e Wind, rappresentate da ben 31 esperti aziendali, tra i quali i 3 che si susseguono nei seguenti interventi.

Giuliano Foscarini, Offering Manager Pubblica Amministrazione, Italtel, ha delineato i contributi ANFoV al progetto catasto. Il contributo si è sostanziato nell’indicazione dettagliata e sistematica di criteri tecnologici e linee guida gestionali e realizzative. Tali suggerimenti trovano verifica e validazione nella vasta opera di sperimentazione fornita innanzitutto dai soci Anfov su varie amministrazioni locali. L’individuazione dei costi e della sostenibilità economica dell’iniziativa completano il quadro degli elementi portanti del Sistema Catasto proposto dall’ANFoV.
La “sperimentazione” come “palestra” di tale Catasto presenta già interessanti outputs: nell’area tecnologica (Federazione, Cloud App, Open source, GIS e interoperabilità) e nell’area gestionale e processiva (alimentazione attraverso concessioni, ruolo enti locali, workflow, riutilizzo, sicurezza), di significativo e portante valore per la validazione del sistema proposto.

Giuseppe Torricelli, Fiber Senior Specialist, Vodafone, ha delineato un modello di validazione che serve a verificare ed analizzare le problematiche a livello tecnico, procedurale e di interoperabilità con tutte le realtà partecipanti, aziende ed enti locali.
Per validare il modello si è partiti da un questionario per misurare lo stato dell’arte e la situazione attuale a livello di realtà partecipanti per poi definire le piattaforme e sistemi informatici in grado di fornire, gestire e analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche

Maurizio Pasi, Asset Management Manager, Fastweb, ha infine esposto le attività dei soggetti coinvolti nella sperimentazione, proponendo un modello virtuale di validazione finale.
I soggetti coinvolti sono le amministrazioni locali di medie dimensioni, le utilities e le aziende ICT. Per ciascuno di essi vengono evidenziati compiti e benefici che avrebbero ottenuto dalla sperimentazione.
Le attività della sperimentazione vengono definite all’interno di un “modello simulato”, che compendia: definizione della soluzione scelta per la cartografia di base, censimento e analisi dei dati resi disponibili, caricamento dei dati con le relative informazioni associate, validazione dei dati, creazione dei profili di utenza per la definizione degli accessi, verifica delle funzionalità previste dalle linee guida gestionali e realizzative del Catasto Nazionale, collaudo del sistema, messa in esercizio, formazione del personale, eventuale istituzione e pubblicizzazione di un portale.
Tra i punti di forza evidenziati nel modello vi sono la disponibilità di uno strumento informatico per la gestione del sottosuolo (e-government) e la definizione dei processi di interscambio delle informazioni sia tra gli operatori TLC e le amministrazioni pubbliche preposte ai rilasci autorizzativi sia tra gli stessi operatori per una più efficace elaborazione dei nuovi interventi di sviluppo delle reti (scavi). Inoltre il sistema permette alle amministrazioni pubbliche di gestire le richieste di intervento multiplo degli altri gestori di reti tecnologiche (Acqua, Luce, Gas ecc.).
Infine, la possibilità di verificare la rispondenza dei sistemi locali sperimentati ai requisiti standard indicati da ANFoV sul proprio progetto “Catasto nazionale delle infrastrutture di rete per NGAN” su cui è imperniata la sperimentazione.

20 ottobre 2011 in SMAU

NGN e Neutralità della rete L’osservatorio è stato introdotto da Achille De Tommaso, presidente ANFoV. Umberto de Julio, responsabile dell’osservatorio e vicepresidente ANFoV, presidente Italtel, ha ricordato il successo del progetto di ANFoV riguardo al catasto delle infrastrutture. Ha poi richiamato l’altro tema di grande interesse in questo momento: la neutralità della rete, su cui ANFoV intende rafforzare la propria attività. de Julio ha ricordato che l’offerta dei servizi su internet è nata con la logica del best effort ma la crescita enorme dei contenuti video sta ponendo il problema della gestione del traffico, basti pensare che uno smartphone genera 24 volte il volume di un normale cellulare. Il concetto di neutralità di Internet implica la possibilità di poter accedere a qualsiasi contenuto presente sul web da qualsiasi dispositivo senza restrizioni di sorta. L’applicazione di questo concetto, però, si scontra con la necessità, per i gestori delle reti, di utilizzare sistemi di gestione del traffico, in grado di bloccare o dare priorità ad alcuni contenuti rispetto ad altri per evitare congestioni nei momenti di picco. de Julio ha poi illustrato la posizione di alcune autorità europee sul tema della neutralità della rete. Mentre sul principio della neutralità l’accordo è totale, le posizioni sono divergenti su come gestire il traffico, e si è ben lontani dall’avere una strategia condivisa. Contemporaneamente alla crescita del traffico, c’è una stabilità dei ricavi degli operatori che limita le possibilità di investimento. E’ necessario riflettere su come dovrà cambiare il modello di business per consentire la crescita dei servizi ma anche lo sviluppo delle reti. L’intervento si è chiuso con un richiamo al ruolo che ANFoV ha assunto riguardo al tema della neutralità della rete, ruolo che è di attore centrale nelle azioni di mediazione e confronto tra gli associati –tra cui operatori, ISP, fornitori di contenuti, fornitori di tecnologia-, istituzioni – authority, pubblica amministrazione, ministeri- e altre associazioni.

Nino Catania, direttore generale ANFoV, ha brevemente presentato il progetto di ANFoV sul catasto nazionale delle infrastrutture di rete. Catania ha ricordato che le NGN sono un impegno strategico e un volano per lo sviluppo economico e sociale. Il catasto proposto da ANFoV consentirebbe di realizzare risparmi fondamentali dal riutilizzo delle infrastrutture già esistenti per posare le reti; si stima infatti che il costo delle opere civili possa pesare fino all’80% del costo totale delle NGN. Il progetto di ANFoV per la realizzazione di un catasto nazionale è molto ambizioso, sia per l’entità delle iniziative da realizzare. sia perché coinvolge numerosi e variegati soggetti e perché dovrà essere gestito da un’autorità superiore e indipendente. Il progetto, che contemplerà una fase di sperimentazione, è in via di ultimazione.

Carmelo Rossicone di Telecom Italia ha presentato i più recenti sviluppi dell’attività di ANFoV sul tema del catasto nazionale delle infrastrutture. Dopo l’importante documento tecnico reso pubblico nel 2010, quest’anno l’attività di ANFoV ha puntato a coinvolgere alcuni comuni pilota per realizzare concretamente l’iniziativa. Al momento sono stati coinvolti Novara e Reggio Emilia e sono in corso trattative ben avviate con Torino, Genova, Ascoli Piceno ed altri Comuni “virtuosi” nel senso di enti che abbiano evidenziato sensibilità ed iniziative specifiche per ottimizzare il programma locale di implementazione di nuove reti di telecomunicazione. Due gli argomenti tecnici su cui si sta concentrando in questa fase il gruppo di lavoro che sta lavorando all’attuazione del progetto per il catasto: l’identificazione delle informazioni e la scelta della piattaforma tecnica.

2010

Nel 2010 l’attività è proseguita con la partecipazione degli esperti di ANFoV al “Comitato NGN Italia”, istituito presso Agcom. Sono in corso di elaborazione, a cura di Gruppi di Studio ristretti, ulteriori approfondimenti legati sia all’integrazione normativa della legge 133/08 con la legge n. 69/2009 che all’introduzione di norme più leggere per l’installazione di reti di tlc (modifica del comma 15 bis dell’art. 2 della L. 133/2008 con l’art. 5 del DL 25.3.2010 n. 40, definitivamente approvato dal Senato il 19.5.2010 – scavi meno invasivi con le “minitrincee”, introduzione del silenzio-assenso a carico dell’ente gestore dell’infrastruttura civile a seguito di DIA da parte dell’operatore).

Da tale quadro sono derivati impulsi ulteriori per approfondire gli aspetti tecnici legati allo sviluppo delle RETI NGAN attraverso l’elaborazione di linee-guida proposte da 3 distinti Gruppi di studio, che potranno agevolare il lavoro futuro del Regolatore, sulla base dei contributi e dei risultati via via forniti dalle specificità degli studi in corso, cui potrà preliminarmente attingere il “Comitato NGN Italia”, impegnato a sua volta a pervenire presto, com’è noto, alla formalizzazione delle linee guida sulle opzioni tecnologiche per lo sviluppo delle reti NGN da trasferire alla competenza finale del Regolatore. Con il suddetto Comitato è peraltro da tempo in corso un’intensa attività di cooperazione su base eminentemente tecnica.

21 ottobre 2010 in SMAU

“Reti di accesso di nuova generazione (NGAN) Interventi per uno sviluppo sostenibile: Catasto delle infrastrutture e criteri tecnologici realizzativi” “Infrastrutturazione della tratta secondaria delle NGAN. Linee guida tecniche e di analisi normativa per Comuni e Condomini”.

L’Osservatorio NGN-NGAN tenutosi in Smau il 21 ottobre 2010 è stata l’occasione per la presentazione al pubblico dello studio già inviato ad AGCOM e al dipartimento per le comunicazioni del ministero dello sviluppo economico: “Reti di accesso di nuova generazione (NGAN) Interventi per uno sviluppo sostenibile: Catasto delle infrastrutture e criteri tecnologici realizzativi”.

Lo studio presenta un modello di catasto delle infrastrutture, analizza le opzioni tecnologiche per abbattere i costi di realizzazione delle NGN, descrive la rappresentazione informatica, gli aspetti economici del progetto e le ipotesi di finanziamento, dando anche indicazioni generali sui possibili interventi legislativi nel settore.

Nel suo saluto introduttivo il presidente Achille de Tommaso ha richiamato ai presenti il significato del contributo di ANFoV sul tema NGN. Le prospettive delle NGN in Italia non sono affatto chiare, né riguardo agli investimenti che dovranno essere fatti, né riguardo al ritorno economico che da questi investimenti può essere atteso. In questo clima d’incertezza è però importante anticipare l’analisi tecnica che consentirà, una volta che gli investimenti saranno stanziati, di procedere più speditamente. Le motivazioni alla base del lavoro che ha portato a questo studio sono note: i costi di scavo e posa delle NGN rappresentano dal 60% al 90% per cento del totale. Per questo il riutilizzo delle infrastrutture civili esistenti è la via più economica per realizzarle. Questo approccio richiede prima di tutto un’informazione accurata e aggiornata sulle infrastrutture di posa potenzialmente riutilizzabili per la realizzazione delle reti. Il modello per la realizzazione e la gestione di un “Catasto delle infrastrutture di reti” risponde a questa esigenza.

Nicola Iorio di Telecom Italia ha presentato la struttura generale dello studio, e gli obiettivi generali del progetto: individuare soluzioni tecnologiche che minimizzino l’impatto ambientale ed economico della fase di scavo, attraverso la condivisione delle infrastrutture civili. La necessità di un catasto è un tema sostenuto anche a livello europeo e dagli enti di regolamentazione.

Clelia Lorenza Ghibaudo di Telecom Italia, ha descritto quali sono gli attori coinvolti nella realizzazione di un catasto delle infrastrutture e in quale fase del processo esso si colloca: i risparmi sono attesi nella fase di planning. Il concetto alla base del catasto è semplice: raccogliere e inserire tutte le informazioni che riguardano infrastrutture potenzialmente idonee ad essere utilizzate per la posa e gli interlocutori con cui sarà necessario rapportarsi per poterle utilizzare. Dopo una breve descrizione delle informazioni che costituiranno il catasto, Ghibaudo ha richiamato due aspetti essenziali per l’effettiva realizzazione del progetto: la necessità si procedere ad una sperimentazione graduale con comuni disposti a condividere il progetto pilota e l’importanza di coinvolgere tutti i soggetti interessati nella compilazione. Il catasto non dovrà essere un progetto per gli operatori ma per tutti gli stakeholders.

L’intervento di Paolo Testa di Cittalia, ha illustrato il contributo di ANCI – Cittalia all’iniziativa di ANFoV, attraverso una ricerca in 11 città sugli aspetti legislativi e sui Regolamenti Comunali per lo sviluppo della nuova rete. Questa ricerca individua una mancanza di normativa nazionale, in termini definitori e operativi. L’aspetto più importante, tuttavia, è l’estrema difformità del tipo e della qualità delle informazioni che i comuni hanno riguardo alle proprie infrastrutture. La proposta di ANCI è di individuare alcune amministrazioni con cui cercare di collaborare al progetto pilota per la compilazione del catasto.

L’intervento di Enzo Carbone di Italtel ha illustrato gli aspetti informatici e di costo. Dal punto di vista del sistema informativo, il catasto è stato progettato in modo che possa federare i dati, senza che sia necessario replicarli. Si tratterà di un’architettura web-based con una struttura di tipo cloud. Sarà fruibile e di facile accesso, per questo sarà necessario organizzare il catasto in forma di centro servizi, con strutture, personale, sistemi informativi e procedure dedicate. E’ molto difficile, al momento, una stima sull’investimento necessario per il sistema informativo (architettura e dimensionamenti sono ancora da definire), però le linee guida prevedono, per lo sviluppo del catasto, l’utilizzo di piattaforme open source con un contenimento significativo dei costi. Le modalità di finanziamento potranno essere o totalmente di tipo pubblico, ipotizzando anche un sistema di canone o tariffazione per gli utilizzatori, o misto pubblico-privato

Edoardo Cottino di Sirti ha illustrato la parte dello studio che riguarda il cablaggio ottico di edificio. Questa sezione del documento fornisce le linee guida su come realizzare il cablaggio singolo utente e il cablaggio multiutente, sintetizzando le linee guida per il collegamento e le condizioni che indirizzano verso l’una o l’altra soluzione. Il documento fa riferimento al contesto nazionale in cui si andrà ad operare, mettendo in evidenza gli aspetti di proprietà, disponibilità e sostenibilità del cablaggio. Viene anche fornita una panoramica delle tipologie di prodotti per la realizzazione del cablaggio di edificio disponibili sul mercato, focalizzando l’attenzione sui prodotti che appaiono più significativi all’interno del contesto italiano. Seguono le specifiche di impianto, che rappresentano il set minimo di caratteristiche tecniche che devono essere rispettate nella realizzazione del cablaggio di edificio. Viene sintetizzato il quadro normativo attualmente presente per quanto riguarda le tematiche relative all’infrastrutturazione dei condomini, sia in termini di norme civilistiche sia di norme tecniche, seguite dalle possibili direzioni di adeguamento normativo. Il documento presenta anche una rassegna delle esperienze internazionali di riferimento.

Nell’ultimo intervento Enrico Pietralunga di Fastweb ha presentato il lavoro sulle tipologie di fibra ottica impiegabili per i vari contesti, fornisce indicazioni sulla scelta delle soluzioni tecnologiche da adottare nello sviluppo delle reti ottiche di accesso di nuova generazione e ne indica gli opportuni riferimenti relativi agli standard internazionali. Scopo del documento è dare conoscenza distribuita sul mondo delle fibre ottiche, molto tecnico e complesso.

La seconda parte dell’Osservatorio è stata dedicata alla presentazione dello studio: “Infrastrutturazione della tratta secondaria delle NGAN. Linee guida tecniche e di analisi normativa per Comuni e Condomini”.

Lo studio si focalizza sull’ultima tratta della nuova rete, comunemente chiamata “secondaria”, che nella rete attuale si estende dall’armadio ripartilinea sino all’edificio, per proseguire quindi nella rete di edificio. Queste due parti della rete sono le più complesse da realizzare per estensione, costi e capillarità degli impianti

Dopo il saluto introduttivo del presidente, Edoardo Cottino di Sirti ha illustrato i tre temi principali dello studio: i benefici attesi, le tecnologie infrastrutturali abilitanti e la normativa tecnica.

La domanda di banda è crescente e riguarda i contenuti video, oltre ai servizi dati e voce. Rispetto a questa richiesta, la rete di accesso in rame è ormai al limite della capacità e il riferimento per la rete di accesso di nuova generazione è “Fibre To The Home” (FTTH), che è la soluzione ideale per avere tutti i vantaggi di un collegamento completamente ottico.

La possibilità di utilizzare, per l’installazione di nuovi cavi, infrastrutture di rete che erano ritenute sature con le tecniche consolidate, come pure la possibilità di realizzare nuove infrastrutture con un impatto ambientale ridotto, hanno spinto la tecnologia verso la miniaturizzazione degli elementi primari di rete, quali tubi e cavi in fibra ottica. Lo studio descrive le nuove tecnologie infrastrutturali abilitanti, di tipo non invasivo e a basso impatto ambientale, che consentono la realizzazione delle reti in modi più semplici e meno costosi rispetto ai metodi tradizionali.

Infine, è stata richiamata l’importanza di una normativa tecnica di riferimento che consenta sia agli amministratori pubblici sia a quelli privati dei condomini di cogliere ogni occasione di ristrutturazione di strade, marciapiedi o edifici per predisporre le infrastrutture idonee alla futura rete NGAN. Sono stati illustrati anche gli aspetti legislativi che potrebbero essere migliorati.

2009

Nel corso del 2009 l’attività dell’Osservatorio NGN-NGAN è proseguita attraverso l’istituzione e l’operatività a latere di “tavoli tecnici” che hanno prodotto i seguenti “studi tecnici”: “Note tecniche per lo sviluppo in Italia di una infrastruttura NGN in linea con le norme di principio contenute nella legge 133/2008”

“Infrastrutturazione della tratta secondaria delle NGAN. Linee guida tecniche e di analisi normativa per Comuni e Condomini” (quest’ultimo studio è stato avviato alla fine del 2009 e ha visto la sua conclusione nell’aprile 2010).

22 ottobre 2009 in SMAU

Il primo evento della giornata è stato l’Osservatorio NGN-NGAN, dal titolo “Pronti via. Le tecniche, le pratiche e i risparmi – in termini di tempo e di moneta – nella realizzazione, già iniziata, delle NGN in Italia. Indispensabile l’adeguamento regolatorio”. In occasione di questo osservatorio aperto al pubblico, sono stati presentati i risultati del documento tecnico prodotto da ANFoV “Note tecniche per lo sviluppo in Italia di una infrastruttura NGN in linea con le norme di principio contenute nella legge 133/2008” e le proposte ANFoV relative alla larga banda e al divario digitale. Umberto de Julio, Responsabile dell’Osservatorio e Vicepresidente ANFoV e AD di Italtel, ha tenuto una relazione d’insieme su come ANFoV ha affrontato il tema NGN, ponendo l’accento su un approccio pragmatico alla tematica della nuova rete d’accesso. L’NGN è un tema complesso che richiede la collaborazione di tutti gli attori, dagli operatori alle società di infrastruttura, per costruire una soluzione utilizzabile da molti Service Providers e progettata in ottica “future-proof”. Il ruolo di ANFoV negli ultimi mesi è stato determinante perché ha contribuito ad affrontare i temi tecnici e regolatori in modo integrato e collaborativo, tenendo conto delle diverse visioni ed esigenze. Il successo dell’osservatorio NGN, e in particolare del documento tecnico, è stato notevole e ha dimostrato l’efficacia dell’approccio adottato: il documento è già stato di fatto accolto da alcune importanti amministrazioni comunali nella definizione delle proprie regolamentazioni relative alla posa di cavi in fibra ottica.

Enrico Pietralunga, Dirigente di Fastweb, dopo una breve introduzione sull’esperienza di Fastweb nella fibra ottica, ha illustrato il contenuto del documento realizzato dall’osservatorio. L’obiettivo generale del documento è mettere in evidenza la connessione tra l’evoluzione tecnologica delle reti e le normative vigenti. A fronte di un progresso tecnico che consente di realizzare le infrastrutture di reti con modalità nuove e diversificate, meno invasive e meno costose, è necessario che la normativa, specialmente quella locale, venga adeguata. Quella vigente, infatti, non consente di sfruttare appieno queste nuove possibilità tecniche e di fatto penalizza lo sviluppo della rete. Sempre sul piano normativo, un altro aspetto importante è quello della omogeneità della regolamentazione. La posa della rete avviene sul territorio comunale, e le amministrazioni locali possono adottare regolamentazioni disparate. Un piano di sviluppo nazionale deve invece prevedere che si adotti un approccio il più possibile omogeneo e coordinato, per le evidenti economie e i vantaggi organizzativi che questo consente.

Edoardo Cottino, CTO di Sirti, ha presentato la parte del documento che riguarda gli aspetti tecnici della realizzazione delle infrastrutture di rete, sia esterne che interne agli edifici. Nella realizzazione di reti in fibra ottica, il 60-70% dei costi totali è rappresentato dalle opere infrastrutturali (scavi e posa); si comprende, quindi, come miglioramenti in quest’area abbiano un enorme impatto. Rispetto alle opere che si realizzavano anche solo pochi anni fa, oggi la parola chiave è miniaturizzazione di cavi e tubi, che rende possibili migliori prestazioni con minori costi e impatti. Le tecniche di scavo con minitrincea e microtrincea, ad esempio, richiedono profondità e ampiezza di scavo notevolmente inferiori, producendo quindi minori volumi di materiali di risulta e accelerando notevolmente i tempi di cantiere, con evidenti minori impatti sull’ambiente e minori costi di ripristino.
Oggi è anche possibile riutilizzare le infrastrutture esistenti, posando i cavi in fibra ottica nelle sedi di altri operatori o di altri servizi, come ad esempio le reti elettriche o semaforiche.
Tutte queste innovazioni, portatrici di innegabili vantaggi per la comunità e di pregi tecnologici funzionali alla rapidità ed economicità dell’opera, non sono state tuttavia ancora pienamente recepite a livello normativo. Ad esempio, le minori profondità di scavo e l’utilizzo di nuovi materiali di ripristino non sono ancora stati “accolti” nelle specifiche regolamentazioni degli enti locali, così come ci sono ancora molte resistenze riguardo alla palificazione e installazione in facciata; analogamente, l’utilizzo di infrastrutture di terzi è già previsto ma non è stato ancora recepito dai gestori. Recepire l’innovazione, coordinare tutti gli attori, rendere omogenea la normativa: appare evidente la necessità di un lavoro di squadra tra enti centrali, enti locali e fornitori di infrastruttura.

Paolo Dal Bono, Dirigente di Telecom Italia, ha presentato la Visione di Telecom Italia su NGN2. L’attenzione di Telecom alle NGN è trainata dalla richiesta della sua base di clienti e dalla crescente disponibilità di servizi che richiedono una banda sempre maggiore. La rete attuale in rame non potrà sopportare i ritmi di crescita della domanda che già si registrano, e il passaggio alla fibra ottica appare una scelta obbligata. Oltre alle considerazioni di mercato, Telecom mette in evidenza anche i vantaggi di costo che potrebbero venire dalla fibra e i benefici “ambientali”, che vanno dal miglioramento della competitività del sistema alla produttività e all’occupazione. Telecom ha già lanciato sperimentazioni, a Milano e a Roma, ma per passare ad un piano nazionale è necessario un investimento di 6-8 miliardi di euro. Appare evidente la necessità di un intervento a livello istituzionale per garantire certezza riguardo al ritorno degli investimenti. Anche sul piano operativo, servono interventi regolatori per consentire la condivisione delle infrastrutture anche in ambiti multi-utility, autorizzare tecniche di scavo innovative, evitare la sovra-regolamentazione e incoraggiare la condivisone di infrastrutture.

L’intervento conclusivo di Achille De Tommaso, in veste di AD e Presidente COLT Telecom, ha presentato il caso della rete Colt, in funzione dal giugno 2009. Dopo una breve disamina delle caratteristiche tecniche della rete, la cui configurazione attuale prevede un backbone di 1,6 Tera/Bit al secondo, sono stati messi in evidenza l’evoluzione dei servizi e i benefici per i clienti, come efficienza, capacità, affidabilità e bassi tempi di latenza. La presentazione ha anche messo in evidenza come questa evoluzione tecnologica sia in grado di supportare l’offerta di servizi di tipo cloud computing.

20 novembre 2008

Il 20 novembre 2008 si è tenuto il previsto Osservatorio ANFoV NGN-NGAN, presieduto dal Responsabile ingegner Umberto de Julio, seguendo l’agenda sotto riportata: Analisi e aggiornamento dello scenario NGN-NGAN

Riflessioni sulle iniziative decise nell’Osservatorio del 18.9.08: ipotesi di azioni per il “marketing della b.l.” e di raccolta di informazioni presso i Comuni tramite l’ANCI

Spiegazione della trilogia “NGN-banda larga-fibra ottica”

Analisi della “posizione commerciale degli enti locali”, a fronte delle possibili iniziative degli operatori di tlc

Deliberazioni delle azioni concrete da intraprendere

Obiettivi particolari della giornata erano dunque una riflessione sulle iniziative decise nell’osservatorio del 18 settembre, che prevedevano azioni di promozione della banda larga e la raccolta di informazioni presso i comuni tramite ANCI, l’approfondimento degli aspetti tecno-economici e strategici dell’utilizzo ed impiego della f.o. nelle future reti di accesso di nuova generazione in rapporto a “localismi procedurali e normativi” che ne condizionerebbero lo sviluppo e le deliberazioni di azioni conseguenti.

Nel suo intervento iniziale, il Responsabile dell’Osservatorio, ingegner de Julio, ha messo in evidenza che, pur rimanendo forte l’attenzione delle istituzioni – governo e AGCOM – sul tema delle reti di nuova generazione, di fatto non ci sono state iniziative concrete negli ultimi mesi.
Lo scenario sarà comunque monitorato costantemente.

L’ingegner Pietralunga di Fastweb ha ribadito l’importanza di un rapporto costruttivo ed equilibrato tra i fornitori di servizi e le amministrazioni locali, al fine di superare i localismi e il conflitto potenziale che si può generare riguardo alla posa e/o all’utilizzo della fibra, soprattutto nei casi in cui i comuni abbiano costituito società a vocazione commerciale nel settore.
L’ingegner Dal Bono, richiesto di aggiornare la posizione di Telecom Italia nello scenario NGN- NGAN, ha ribadito che la sperimentazione in corso a Milano è basata su FTTB; tuttavia la possibilità di utilizzare anche i condotti elettrici renderà la scelta FTTH meno costosa, aprendo quindi più ampie possibilità a seconda delle esigenze della domanda. La strategia prescelta rimane comunque l’overlay e non la sostituzione totale.
Il dottor Guareschi del Comune di Reggio Emilia, affiancato dal dottor Ghilardelli di Eniatel, avendo esaminato la possibilità di approfondire il rapporto di collaborazione tra ANFoV e ANCI, ha messo in evidenza la molteplicità dei soggetti che accanto ad ANCI potrebbero essere coinvolti in un’attività di comunicazione o collaborazione (ANCITEL, CITTALIA, UPI), dando comunque la propria disponibilità per formalizzare un approccio con ANCI.

Il presidente dottor De Tommaso, reduce dal Summit NGN organizzato da Business International, ha ricordato ai convenuti due punti chiave dello scenario NGN-NGAN: l’entità degli investimenti necessari da parte degli operatori (a fronte di uno stanziamento governativo di circa 1 milione di euro, su 15 che sono stimati necessari alla realizzazione del progetto) e la necessità di regole condivise sull’accesso e l’utilizzo della rete. In questo quadro, ANFoV ritiene che il proprio contributo debba mirare soprattutto alla definizione di regole e procedure sugli aspetti tecnici, funzionali alla razionale realizzazione delle infrastrutture (la condivisione delle stesse è l’elemento di tendenza da tenere presente in tutte le sue sfaccettature).

Un gruppo di lavoro ANFoV per gli aspetti tecno-economici delle reti NGN-NGAN

La discussione si è avvalsa dei contributi e della competenza tecnica degli intervenuti (operatori, costruttori, system integrator). E’ stato sottolineato che, utilizzando la tecnica di scavo in modalità “microtrincea”, di provata affidabilità, si potrebbero realizzare scavi a profondità minore (20 centimetri anziché 90) che garantiscano gli stessi standard di qualità e sicurezza a costi inferiori di circa il 30%.
Attualmente, la possibilità di utilizzare questa tecnica è limitata da vincoli normativi. Appare quindi necessario che ANFoV si faccia portavoce di questa opportunità sia verso i comuni (tramite ANCI) sia verso il Ministero dei trasporti che presiede alle regole tecniche sugli scavi.
Con questo obiettivo, ANFoV costituirà un gruppo di lavoro con il compito di redigere un documento sugli aspetti tecnici degli scavi per la posa della fibra e sull’impatto economico delle diverse tecniche di scavo. Il documento si propone di fornire anche una serie di raccomandazioni per l’adeguamento e l’uniformazione della normativa.
Il gruppo di lavoro, che rimarrà in seno all’osservatorio, sarà composto dai seguenti soci ANFoV (in gran parte con esperienza di ingegneria delle reti): COLT Telecom, Eniatel, Fastweb, Telecom Italia, Valtellina, Sirti.

Ultimata l’analisi del gruppo di lavoro, l’Associazione produrrà delle comunicazioni e delle proposte per promuovere, con nuove argomentazioni tecnico-economiche a supporto, la larga banda presso i Comuni (cd. “Marketing della larga banda”) ed intensificherà le iniziative per fornire alle istituzioni un quadro aggiornato degli aspetti tecnici che attengono all’ottimizzazione delle regole “locali”, necessarie alla reale semplificazione e concreta uniformazione dell’attività di costruzione e gestione delle opere civili, funzionali all’impiego della fibra ottica in tutto il territorio nazionale.

18 settembre 2008

Presieduta dal suo Responsabile, ing. Umberto de Julio, si è svolta il 18 settembre 2008 la prevista riunione di aggiornamento dell’Osservatorio NGN-NGAN, che si è avvalsa di importanti e significativi contributi, da parte dei numerosi operatori intervenuti. I temi all’ordine del giorno erano il naturale proseguimento della discussione tenuta lo scorso giugno. In particolare, è stato ricordato come nel precedente Osservatorio fosse stato proposto per ANFoV un duplice, ambizioso obiettivo: porsi, da un lato, come interlocutore verso la PA per svolgere un ruolo di sensibilizzazione e co-ordinamento per lo sviluppo infrastrutturale, dall’altro come punto di incontro e creazione del consenso per l’uniformazione e la semplificazione della normativa tecnica.
Il recente Decreto-legge n. 112 (“Misure per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, ecc.”) emanato dal Governo il 25.6.08 e il corrispondente art. 2 del DDL n. 1386 per la sua conversione in legge, confermano che è il momento, per ANFoV, di alzare il livello della comunicazione riguardo a questi obiettivi.

Quali sfide per lo sviluppo delle reti NGN-NGAN?
Sono state ribadite le difficoltà di comunicazione e interazione che talvolta condizionano i rapporti degli operatori -sia di rete che di servizi- con le amministrazioni locali, nonché la frequente sovrapposizione di ruoli tra i diversi attori. Sono state citate anche le diseconomie e la mancanza di coordinamento che spesso accompagnano le fasi di scavo e l’accesso agli edifici, diseconomie che oltre all’impatto economico determinano disagi per i cittadini e un più elevato impatto ambientale.
Tra i partecipanti è emerso un sostanziale consenso riguardo alla necessità di disporre di una mappatura precisa ed aggiornata della fibra già posata e delle infrastrutture esistenti che potrebbero ospitarla. A questo proposito, appare auspicabile anche uniformare le specifiche tecniche per tutte le operazioni di cablaggio, nonché fornire metriche di riferimento riguardo ai costi di realizzazione.
Non ci si nasconde che questi obiettivi sono di difficile realizzazione, sia per le risorse che richiedono, sia perché difficilmente le amministrazioni locali attribuiscono priorità a questo tipo di iniziative. Al fine di rendere possibile la loro realizzazione, è quindi necessario aprire un canale mirato di comunicazione verso i Comuni. La banda larga può essere una leva di marketing per migliorare l’attrattività di un territorio e ANFoV si farà portatrice di questo messaggio verso i Comuni.
Il “Marketing della Banda Larga” presso i Comuni dovrebbe essere sviluppato in maniera attiva non soltanto per suscitare entusiasmo per lo sviluppo di insediamenti economico-industriali e commerciali nel proprio territorio, ma anche con la prospettiva per i Comuni di poter fruire di contributi finanziari (concorso del capitale privato mediante tecniche di finanza di progetto e di accordi tra i settori pubblico e privato).

Le iniziative di ANFoV
I presenti hanno convenuto, quindi, sulla necessità di creare un rapporto di comunicazione più diretto con i Comuni, possibilmente attraverso ANCI. Sarà redatto un documento che faccia emergere i vantaggi di un approccio coordinato e condiviso per la realizzazione delle nuove reti. Parallelamente, ANFoV dovrà continuare a mantenere attivo il canale di comunicazione con la PA centrale, affinché quest’ultima coordini efficacemente le attività di censimento e standardizzazione che appaiono peraltro propedeutiche anche all’applicazione delle regole introdotte con il Decreto-legge n. 112/2008.

10 giugno 2008

Il 10 giugno 2008, nella sede dell’associata Fastweb di Milano, si è tenuta la prevista riunione dell’Osservatorio ANFoV sullo sviluppo delle reti di nuova generazione NGN-NGAN (Tavolo Tecnico). La riunione è stata valorizzata dalla presenza di rappresentanti di numerose compagnie di telecomunicazione, dai costruttori e dal comune desiderio di confrontarsi su tematiche di natura tecnica e regolatoria legate allo sviluppo delle infrastrutture del futuro italiano di telecomunicazioni.

La riunione è stata presieduta dal Responsabile dell’Osservatorio, Ing. Umberto de Julio, e si è aperta con il saluto dell’Ing. Guido Roda di Fastweb, società da tempo particolarmente attenta allo sviluppo delle NGN, di cui oggi è senz’altro uno dei maggiori protagonisti in Italia. Il posizionamento di Fastweb rispetto all’evoluzione delle reti NGN

La riunione è proseguita con un’esauriente presentazione, tenuta dal Dr. Enrico Pietralunga, responsabile in Fastweb del Service & Design del Network & System Planning, sullo stato, l’evoluzione e le strategie di sviluppo NGN di Fastweb. Pietralunga ha tenuto a sottolineare come da sempre Fastweb rispetti i paradigmi NGN per lo sviluppo della propria rete. Ha quindi illustrato le maggiori linee di evoluzione della rete Fastweb, con particolare attenzione alla novità dell’adozione di strumenti di connettività wireless per l’ultimo miglio (WiMax, UMTS, etc.), considerati maggiormente flessibili rispetto a fibra e rame e capaci di raggiungere porzioni di territorio altrimenti non facilmente copribili.

La discussione che ne è seguita ha quindi posto l’accento sulla diversità dell’accesso erogato tramite fibra o rame. La discussione ha creato consenso sull’attuale equivalenza della qualità dei servizi erogati attraverso le due tecnologie di accesso, ma ha altresì posto l’accento su come in futuro le NGN richiederanno una sempre maggiore capacità di banda (> 10MB), ponendo di fatto la fibra come principale paradigma per lo sviluppo delle reti di nuova generazione.

Il ruolo di ANFoV

Il Responsabile dell’Osservatorio, Ing. Umberto de Julio, ha quindi proposto un quadro strategico di evoluzione dell’Osservatorio ANFoV sulle NGN, sottolineando l’esistenza di due priorità a livello nazionale: a) la necessità di dotare il Sistema Italia di un quadro normativo e finanziario chiaro e a medio-lungo termine (questo tema tuttavia non è parte integrante della missione di ANFoV); b) la necessità di fondare paradigmi tecnici di sviluppo delle reti inevitabilmente basati sulle “regole di costruzione” delle infrastrutture civili che possano venire condivisi da tutti gli operatori, con particolare riguardo allo sviluppo della rete vera e propria ed alle sue interconnessioni. A questo proposito De Julio ha proposto per ANFoV un’azione ad ampio respiro che dovrebbe svolgersi su due ambiziose e principali linee di attività:

ANFoV deve porsi come interlocutore privilegiato con Governo, Province e Comuni per svolgere un ruolo di sensibilizzazione, co-ordinamento e contatto tra gli operatori e la politica, in modo da sviluppare soluzioni di sostegno infrastrutturale uniformi, parimenti agibili e condivise da tutti gli attori coinvolti nell’evoluzione delle NGN, siano essi tecnici che istituzionali.

ANFoV deve porsi come punto di incontro e creazione del consenso sullo sviluppo della normativa tecnica riguardante l’interconnessione tra reti e lo sviluppo di normative e capitolati tecnici omogenei e condivisi tra operatori ed istituzioni.

La riunione si è quindi conclusa con il progetto di stilare nelle prossime settimane un piano di lavoro strategico ed operativo che vada nella direzione delle due priorità proposte ed illustrate dal Responsabile dell’Osservatorio.

La prossima riunione è prevista nel prossimo autunno, con la verifica dei primi risultati conseguiti dall’azione proposta.

27 marzo 2008

Discussione sui temi tecnologici e aggiornamento del progetto NGN2 di Telecom Italia Strategia di Telecom Italia ancora in fase di definizione e aspetti regolatori non risolti: lo scenario delle NGN-NGAN in Italia è tuttora fluido ed in itinere. Continua tuttavia il confronto presso ANFoV.

Il 27 marzo 2008, nella sede dell’associata Italtel di Castelletto di Settimo Milanese, si è tenuta la nuova edizione del tavolo tecnico dell’osservatorio NGN-NGAN. Tema del giorno è stata la discussione degli aspetti tecnologici e dell’architettura del progetto di Telecom Italia, recentemente aggiornato; il tavolo tecnico si è avvalso anche del contributo di Italtel. Oggetto del dibattito che è seguito, sono state soprattutto le implicazioni che le scelte di Telecom e l’assetto regolatorio potranno avere sullo scenario complessivo delle NGN-NGAN in Italia.

Nonostante la profondità e l’ampiezza dei contributi presentati, la situazione rimane però interlocutoria. L’opzione strategica di Telecom, ancora in discussione, e il quadro regolatorio ancora non definito mantengono aperti diversi possibili scenari. E’ importante che nelle prossime settimane e mesi continui il confronto tra Telecom Italia e gli altri operatori su questo tema. Come ha messo in evidenza il presidente di ANFoV dr. De Tommaso, in apertura dei lavori, le NGN sono un’area sia di competizione che di cooperazione tra gli operatori; l’osservatorio ANFoV si conferma, quindi, luogo di dialogo e scambio privilegiato su un tema cruciale per il futuro delle TLC in Italia.

La relazione introduttiva dell’ing. de Julio, Responsabile dell’Osservatorio, ha richiamato sinteticamente lo stato dell’arte, in particolare gli ultimi sviluppi che si sono delineati a seguito della presentazione, da parte di Telecom, di Open access e del nuovo Piano triennale. E’ immediatamente seguito un breve ma vivace dibattito sul nuovo assetto organizzativo di Telecom. Se da parte di Telecom si è sottolineato il parere positivo espresso da AGCOM, non sono mancati dal parterre accenti critici e preoccupazione riguardo a come le opzioni regolatorie potranno influenzare il quadro complessivo.

La relazione dell’ing. Chiarenza di Italtel ha proposto il punto di vista dell’industria sui temi tecnologici, in particolare il passaggio dal rame alla fibra e il problema della migrazione, in una logica di qualità garantita del servizio.

L’ing. Mariconda di Telecom ha presentato i principali cambiamenti ed aggiornamenti intervenuti nella strategia dell’azienda. Se in termini di architettura e tecnologia, il piano già presentato in ANFoV a gennaio 2008 rimane sostanzialmente confermato, è ancora aperto il dibattito riguardo ai tempi di realizzazione e alle modalità di replacement. Il grande tema è l’overlay, e il suo impatto sul ritorno degli investimenti. Sembra quindi destinato a perdurare un clima di incertezza, almeno fino alle decisioni del vertice Telecom. Rispetto ad una strategia di full replacement, in questo momento appare comunque più probabile un’opzione flessibile. E’evidente che il punto di equilibrio scelto da Telecom avrà un impatto determinante sulla posizione degli altri operatori e sugli investimenti che saranno loro richiesti.

Altro fattore di incertezza è il quadro regolatorio. Come è emerso dalla presentazione dell’avvocato Sarzana, Responsabile dell’Osservatorio giuridico di ANFoV, e dal confronto tra le diverse posizioni, gli obblighi in capo a Telecom e le regole di condivisione con gli altri operatori sono ancora ampiamente incerti.

La principale conclusione della giornata di lavoro è la necessità di mantenere un monitoraggio attento e costante su questi temi e di alimentare il dialogo tra Telecom e gli operatori per offrire un contributo utile anche al percorso regolatorio.
Non da ultimo appare necessario avviare un serio dibattito anche sul tema dei servizi che si potranno veicolare sulle reti di nuova generazione. Questi temi saranno affrontati nel prossimo Osservatorio (Tavolo Tecnico) previsto ad inizio estate.

25 gennaio 2008

“Tavolo tecnico” – Telecom Italia presenta la strategia tecnologica per la Rete di Nuova Generazione (NGN2) Continua e si amplia il dialogo tra Telecom Italia e altri operatori del mercato ICT sul tema della NGN.
Il 25 gennaio 2008 l’apposito Osservatorio ha svolto i suoi lavori nella moderna e funzionale sede dell’associata Resi Informatica.
L’Ing. Stefano Nocentini di TILab ha presentato in anteprima agli operatori del Tavolo di Lavoro dell’Osservatorio ANFoV, la strategia di sviluppo della NGN2 di Telecom Italia, descrivendo:

i tempi e le fasi del progetto NGN2 di Telecom Italia

le scelte tecnologiche e le prospettive di sviluppo della NGN2

gli impatti sulla competizione e sullo sviluppo di mercato,

affrontando anche alcuni aspetti cruciali oggetto delle richieste di chiarimento degli operatori emerse negli incontri precedenti dell’Osservatorio.

La descrizione dei principali aspetti tecnici della nuova infrastruttura ha riguardato:

le fasi di evoluzione e migrazione delle piattaforme VoIP di Telecom Italia

le scelte tecnologiche, le soluzioni architetturali, i costi di investimento delle diverse soluzioni e le sfide per la riduzione dei costi operativi, le fasi di sviluppo e possibili evoluzioni per l’accesso:da FTTE, FTTcab, FTTB a FFTH

la struttura della rete di trasporto full IP in ambito metro e core

le tecnologie per QoS su reti IP

la migrazione verso 4G della rete mobile: la soluzione ROF, femto celle.

Oltre all’esposizione dei piani sul superamento del Digital Divide, Telecom Italia ha affrontato il tema degli impatti sullo sviluppo del mercato dedicando un’ampia sessione all’evoluzione dell’offerta Wholesale e per gli altri Operatori ICT quali potenziali partner, clienti e soggetti della catena del valore dei contenuti digitali.
In particolare in Telecom Italia sono allo studio:

l’offerta di nuovi servizi Wholesale, di infrastruttura e di interconnessione basati sulla “Multiquality Connectivity Services”;

l’apertura della rete ai business partner, con la logica della “service exposure” per servizi Business to Consumer e di “service enabler”

lo sviluppo delle nuove piattaforme informatiche secondo l’approccio “Network Centric”.

Con questa presentazione e l’aperta discussione che ha caratterizzato l’incontro si conferma il ruolo dell’Osservatorio NGN-NGAN di ANFoV, quale sede privilegiata dagli Associati per continuare ad affrontare il dibattito in modo concreto e individuare autentici spazi di collaborazione, nonostante il clima di incertezza relativa alle decisioni che verranno dal nuovo vertice di Telecom Italia e alle fasi del processo di separazione funzionale della rete.

Al prossimo incontro, previsto per il 27 marzo 2008, sono attesi i contributi di altri Operatori di TLC e Vendor ICT.

14 novembre 2007

“Tavolo tecnico” – Punti di domanda degli operatori/costruttori e risposte di Telecom Italia E’ stato avviato nel modo più concreto e trasparente possibile il dialogo promosso da ANFoV sulla implementazione della rete di nuova generazione di Telecom Italia.

Il confronto ha preso le mosse dalla constatazione, condivisa dai dialoganti, che Telecom Italia, al di là dell’attuale impasse relativa alla composizione del nuovo vertice e delle sollecitazioni di Agcom per la separazione funzionale della rete di accesso, intende dar corso al programma di implementazione della rete NGN2, anche se i costosi investimenti per essa previsti dovranno essere ratificati dal nuovo board. E’ evidente comunque la preoccupazione di non farsi superare dagli altri competitor europei, che invece stanno stringendo i tempi.

Telecom Italia, rappresentata per l’occasione dal dr. Guido Giacomo Ponte e dall’ing. Lorenzo Zappalorto, della direzione “Strategy-Tecnologie”, ha fornito risposte ponderate ed adeguate a un numero di quesiti che operatori, costruttori e system integrator associati in ANFoV le hanno posto, rifacendosi alle premesse espresse condivise nella riunione del 27.9.2007 dell’Osservatorio.

I quesiti erano suddivisi in tre gruppi: Tempi e fasi di sviluppo del progetto di Telecom Italia

Scelte tecnologiche e prospettive di sviluppo della NGN2

Impatti sulla competizione e sullo sviluppo del mercato

Sui quesiti del primo e del secondo gruppo le risposte sono state di conferma, sia relativamente ai tempi – rispetto alla previsione del progetto Pileri dell’aprile 2007 – che delle scelte tecnologiche architetturali nello stesso illustrate.
Il terzo gruppo di quesiti verrà affrontato in una nuova edizione dell’Osservatorio.

Le risposte, molto articolate e dettagliate, sono state acquisite e risultano annotate in un rapporto interno di ANFoV che risulterà utile per il proseguimento del dialogo, che si concluderà dopo l’avvenuto insediamento del nuovo Management di Telecom Italia.
E’ stata al riguardo già fissata dai partecipanti al Tavolo Tecnico la data della prossima riunione del Tavolo, che si terrà a Roma il 25 gennaio 2008.

Aggiornamento

Aggiornamento della mission e nuova sintesi degli incontri ed azioni programmate A quasi 10 anni dalla liberalizzazione del mercato, a fronte di un assetto competitivo ancora attraversato da conflitti, da complessi processi di concentrazione e da una domanda trainata dalla dinamica della diminuzione dei prezzi, lo sviluppo di un’estesa infrastruttura di rete a banda larga è il nodo centrale del dibattito nazionale sull’evoluzione dell’industria delle Telecomunicazioni e, più in generale, anche sulla competitività dell’intero sistema Paese.
La rete di telecomunicazioni, oltre che fondamentale strumento di produzione degli operatori del settore, è uno dei più importanti asset del Paese, ed è chiaro per tutti che i tempi e le scelte tecnologiche verso la banda larga (e larghissima) sono destinati ad avere un forte impatto sulla posizione dell’Italia nello scenario del mercato globale.

Le questioni aperte sui tavoli delle aziende degli operatori del settore e delle Istituzioni sono molte, e non si può dire che sinora abbiano trovato risposte univoche e definitive.
Non solo, ma, man mano che ci si inoltra nella definizione del progetto, emerge in modo evidente la necessità degli operatori dell’industria e degli enti regolatori di aprire spazi più profondi di discussione e confronto sui princìpi di sviluppo, scelte tecnologiche, tempi e modalità di sviluppo.

L’ANFoV partecipa al processo di evoluzione delle infrastrutture di TLC nel nostro Paese, proponendo agli Associati l’Osservatorio NGN-NGAN: una serie di specifici incontri dove condividere riflessioni, analizzare i progetti degli Operatori in campo, approfondire aspetti regolamentari e normativi, valutare gli impatti sul mercato, elaborare proposte e contributi di orientamento allo sviluppo delle nuove reti TLC, in piena collaborazione e scambio con le Istituzioni e gli Enti di regolazione.

In particolare l’Osservatorio NGN-NGAN, nei suoi primi sei mesi di attività, ha accolto:
In anteprima, a Febbraio 2007, la presentazione, da parte dell’ing. S. Pileri, del Progetto di NGN2 di Telecom Italia, quale momento di apprendimento delle caratteristiche tecnologiche e delle linee di sviluppo del primo progetto dell’Incumbent;
A Giugno 2007, un incontro al quale hanno portato importanti contributi l’AGCOM e i principali Operatori TLC italiani, sulle linee guida del progetto NGN, tecnologie e temi regolamentari.

I prossimi incontri dell’Osservatorio NGN-NGAN dell’ANFoV saranno orientati ad offrire agli Associati concrete opportunità per:

Guardare allo sviluppo della competizione in un quadro di cooperazione e collaborazione tra Operatori in campo ed Enti Istituzionali

Seguire lo sviluppo del progetto di trasformazione dell’attuale rete di TLC verso la NGN e verso le NGA dei diversi Operatori

Contribuire ad alimentare un dibattito aperto e strutturato, sulle scelte architetturali e tecnologiche delle reti NGN in Italia.

L’Osservatorio è aperto alla partecipazione di Agcom, che, come per il passato, sviluppa una interlocuzione profonda con gli Operatori iscritti, formulando essa stessa e comunicando linee-guida di possibile regolamentazione in progress e all’esito di fasi di confronto degli Associati.

Alla fine di luglio 2007, ad Agcom, in tale contesto di scambio e contribuzione costruttiva, è stato inoltrato un contributo postumo, rispetto alla prima fase della consultazione apertasi sulle NGN, con il quale vengono programmati ulteriori fasi di confronto tra gli operatori sugli aspetti di sviluppo delle reti NGN-NGAN ricadenti nell’operatività di uno specifico “Tavolo Tecnico”, la cui prima riunione è prevista per il 27 settembre 2007.

27 settembre 2007

Avviato nel “Tavolo Tecnico” il dialogo fra Telecom Italia ed operatori alternativi Si è tenuta il 27 settembre 2007, come da programma, la riunione dell’Osservatorio ANFoV dedicata alle reti di nuova generazione, Next Generation Networks (NGN), nella versione del “Tavolo Tecnico” concordato tra le aziende interessate a valle della riunione del 27 luglio 2007.

Nel corso della riunione sono emerse tendenze e fattori critici legati alla futura implementazione di un network di nuova generazione. E’ stato ribadito, in premessa, che lo sviluppo delle infrastrutture e il passaggio dai cavi in rame ad una rete in fibra ottica appare come un’evoluzione irrinunciabile. La NGN appare cioè non come un’opzione, ma come una vera e propria necessità. Infatti, sebbene gli investimenti sulle “vecchie” reti non siano stati ancora ammortizzati dalla maggior parte degli operatori, in futuro per poter innovare la gamma di servizi offerti ai clienti, allocare contenuti di carattere sempre più multimediale, e, al tempo stesso, diminuire i sempre crescenti costi di gestione di reti disomogenee, sarà necessario adottare architetture di rete completamente nuove e indipendenti dai sistemi di accesso.

I gestori si trovano nel duplice dilemma, da un lato di innovare sulla rete, e quindi di investire sulla fibra e su tecnologie di trasporto in banda estesa, e dall’altra di aprire l’offerta verso tipologie di servizi che soltanto attraverso la nuova rete si potranno proporre agli utenti.

Oltre al recupero degli investimenti, sono numerosi i fattori critici oggetto dell’approfondita analisi condotta da Umberto de Julio, Responsabile dell’Osservatorio, a cui hanno fatto eco gli operatori ed i costruttori interessati presenti alla riunione.
“Il primo nodo da sciogliere – ha sottolineato de Julio – riguarda la posizione dell’operatore dominante nella realizzazione della nuova rete”. “E’ importante capire” prosegue de Julio “ quali sono i piani di Telecom Italia e raggiungere un accordo con gli operatori alternativi, con lo scopo di pervenire ad intese comuni, per lo meno sugli aspetti strettamente tecnici, come l’architettura della nuova rete e i piani di interconnessione”.

L’attuale situazione di stallo è d’altra parte giustificata dall’attesa per i futuri pronunciamenti dell’Agcom: lo sviluppo del quadro regolatorio condizionerà pesantemente le future scelte degli operatori telefonici, ma anche dei costruttori che si occuperanno della realizzazione materiale delle infrastrutture, anch’essi in attesa dello svilupparsi degli eventi.

Sono proprio i costruttori a sottolineare l’importanza di definire con accuratezza il quadro regolatorio, ponendo l’accento, ad esempio, sulla necessità di stabilire regole comuni di interfacciamento, di utilizzo di protocolli di comunicazione e di accesso. C’è d’altra parte forte interesse nel comprendere quali saranno le scelte delle Telco anche dal punto di vista delle tecnologie, soggette anch’esse a rapidi cambiamenti e della condivisione delle infrastrutture passive e dei cavidotti.

Il Tavolo di Lavoro NGN di ANFoV ha aggiornato i propri lavori al 14 Novembre 2007, proponendosi di raccogliere le osservazioni e gli interrogativi dei propri associati, con lo scopo di continuare nell’opera di stimolo del confronto e della discussione sul tema centrale posto a base dell’attenzione di tutto il comparto delle tlc italiane e di continuare a porsi come valido interlocutore dell’Autorità durante le fasi di presumibile ulteriore consultazione che potrebbe essere indetta in sintonia con lo sviluppo degli eventi.

È stato frattanto osservato e sottolineato come anche l’Autorità riconosca di fatto ad ANFoV un ruolo di interlocutore super partes favorendo il dialogo con l’associazione e con i singoli associati. E’ infatti, partecipando agli Osservatori organizzati da ANFoV che si riesce ad acquisire uno spettro il più possibile allargato e condiviso di opinioni e proposte. La missione di ANFoV in fondo è anche questa: facilitare la discussione aperta tra le parti e favorire il massimo consenso, in virtù delle future decisioni sull’assetto della rete, cioè su un tema cruciale per la modernizzazione dell’infrastruttura delle telecomunicazioni in Italia.

L’appuntamento è dunque al 14 novembre 2007, allorché il “Tavolo” entrerà nel vivo della dialettica, dando risposte il più possibile coerenti con le richieste di approfondimento tecnico che al tema dello sviluppo delle NGN vi collegano soprattutto operatori alternativi e costruttori.

13 giugno 2007

L’Osservatorio si riunisce per analizzare, commentare ed eventualmente formulare proposte in seguito alla Delibera 208/07/CONS di Agcom che avvia una consultazione pubblica sugli aspetti regolamentari relativi all’assetto della rete di accesso fissa ed alle prospettive delle reti di nuova generazione a larga banda. La riunione si apre con una serie di interrogativi e di espressione di punti da chiarire svolti dal Responsabile dell’Osservatorio ing. U. de Julio.
Svolgono interventi :

Fastweb, con una relazione a cura di Guido Garrone

Wind, con una relazione dal titolo “Evolution towards the NGN” a cura di Ermanno Berruto

Telecom Italia, con una relazione dal titolo “Telecom Italia Strategic Issues for Fiber Access Deployment” a cura di Paolo Dal Bono

Agcom, con una relazione dal titolo “Aspetti regolamentari relativi all’assetto della rete d’accesso fissa ed alle reti di nuova generazione a larga banda” a cura di Giovanni Santella

La riunione si chiude con alcune conclusioni del Presidente di ANFoV e del Responsabile dell’Osservatorio, che però, sentita l’adunanza e acquisito il gradimento di Agcom, rinvia i lavori alla redazione di un documento conclusivo, che sarà messo a punto nella seduta del 27.6.07, in tempo, per rispondere alla consultazione pubblica che si chiuderà il 4.7.07.

12 febbraio 2007

L’Osservatorio è incentrato sul progetto di Telecom Italia “La Rete di Nuova Generazione (NGN2). Strategia tecnologica di Telecom Italia” Scarica il documento in formato zip/pdf (10 MB).

Vivace ed articolato il dibattito che ne è seguito, presenti i maggiori costruttori, operatori, ISP, system integrator e fornitori di contenuti aderenti ad ANFoV.
I lavori, per un’analisi più approfondita e per l’eventuale partecipazione all’annunciata consultazione pubblica da parte di Agcom, vengono aggiornati a metà giugno.

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