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Osservatorio “Net Neutrality”

Osservatorio “Net Neutrality”

Osservatorio”Net Neutrality”

Il tema della net neutrality è centrale nel dibattito sullo sviluppo delle reti e dell’industria delle telecomunicazioni in Italia. Sono in gioco da un lato le garanzie di un accesso libero, trasparente e non discriminatorio alla Rete da parte dei cittadini e delle imprese e, dall’altra, l’esigenza degli operatori di assicurare il corretto funzionamento della rete, un’adeguata qualità di servizio e una giusta remunerazione anche in presenza di una straordinaria crescita del traffico, dovuta all’evoluzione dei servizi web e in particolare video, che richiedono una grande capacità di banda.

Negli ultimi anni in Italia si è assistito ad un elevato incremento del traffico dati, sia su rete fissa che su rete mobile. Il fenomeno è stato guidato da una forte crescita degli utenti di servizi di Mobile Broadband e dall’incremento dei nuovi servizi web 2.0.: gli utenti ora interagiscono tra loro con maggiore frequenza, con terminali diversi, da luoghi diversi, in movimento e diventano sempre più “voraci”.

Anche se a livello istituzionale è chiaro che è necessario preservare il carattere aperto e neutrale di Internet e di considerare la neutralità della rete come obiettivo politico, emergono posizioni e punti di vista diversi tra addetti ai lavori e organi politici e associazioni di consumatori, su che cosa concretamente significhi “neutralità della rete” e come realizzarla.

L’innovazione impone nuove logiche – tecniche e commerciali – nella gestione delle reti di comunicazione elettronica. Per gli Stakeholders ICT differenti servizi implicano diversi requisiti di trasporto, gestione, accesso, prezzo e qualità, ma questa evoluzione apre nuovi ordini di questioni inerenti le garanzie dei consumatori, la concorrenza tra operatori e il diritto di tutti i cittadini di accedere alla rete.

ANFoV, analogamente a quanto fatto per altre tematiche e in particolare per la NGN, può dare un importante contributo al dibattito in corso affrontando gli aspetti più propriamente tecnici del Traffic Management (TM) e di Quality of Service/Experience (QoS/E), che impattano sull’attività degli operatori di tutta la catena del valore dell’industria delle telecomunicazioni.

17 ottobre 2012 in SMAU

NGN e Neutralità della rete Achille De Tommaso, Presidente ANFoV, ha introdotto l’osservatorio, evidenziando le problematiche di regolamentazione e politiche per la realizzazione di un “Catasto nazionale delle infrastrutture di rete”.

Nino Catania, Direttore generale ANFoV, ha delineato lo scenario evidenziando che l’ANFoV ha dedicato al tema delle NGN, unitamente a quello della Net Neutrality, un’intensa attività di studi e di proposte.
Lo studio-proposta per l’istituzione di un Catasto nazionale delle infrastrutture di rete per NGAN, è già stato acquisito dall’ADI (Agenda Digitale Italiana), era entrato come parte implicita di una previsione in una prima bozza di decreto (il famoso Digitalia) tuttora in procinto d’essere emanato, ed è stato anche acquisito dalla Direzione Reti e Servizi di Agcom.
La creazione di un Catasto delle infrastrutture di rete, per reti di accesso di nuova generazione, NGAN, mira essenzialmente a disporre di uno strumento che segnali l’esistenza di infrastrutture già realizzate, potenzialmente idonee e disponibili per essere riutilizzate in tutto o in parte da altri operatori, senza procedere a nuovi scavi.
Il riutilizzo e la eventuale condivisione di tali infrastrutture realizza di fatto un duplice importante obiettivo: evitare l’apertura di nuovi cantieri con l’inevitabile impatto negativo ambientale che di solito ne consegue (disagi per i cittadini, alterazione del traffico stradale) e, quel che è più importante, il risparmio di oneri economici non indifferenti. E’ noto infatti che per la costruzione di reti NGN le opere civili impattano sui costi dell’intera costruzione fino al 70% del loro ammontare.

Nino Catania ha poi introdotto gli interventi successivi che riprendono le linee guida dello studio e il loro coordinamento con una ulteriore fase di studio, dedicata alla “sperimentazione del sistema Catasto”, così come concepito dalla proposta dell’ANFoV. Allo studio partecipano 9 aziende di primario livello, tutte associate ad ANFoV: Accenture, EBWorld, Fastweb, Italtel, Lepida, Sirti, Telecom Italia, Vodafone e Wind, rappresentate da ben 31 esperti aziendali, tra i quali i 3 che si susseguono nei seguenti interventi.

Giuliano Foscarini, Offering Manager Pubblica Amministrazione, Italtel, ha delineato i contributi ANFoV al progetto catasto. Il contributo si è sostanziato nell’indicazione dettagliata e sistematica di criteri tecnologici e linee guida gestionali e realizzative. Tali suggerimenti trovano verifica e validazione nella vasta opera di sperimentazione fornita innanzitutto dai soci Anfov su varie amministrazioni locali. L’individuazione dei costi e della sostenibilità economica dell’iniziativa completano il quadro degli elementi portanti del Sistema Catasto proposto dall’ANFoV.
La “sperimentazione” come “palestra” di tale Catasto presenta già interessanti outputs: nell’area tecnologica (Federazione, Cloud App, Open source, GIS e interoperabilità) e nell’area gestionale e processiva (alimentazione attraverso concessioni, ruolo enti locali, workflow, riutilizzo, sicurezza), di significativo e portante valore per la validazione del sistema proposto.

Giuseppe Torricelli, Fiber Senior Specialist, Vodafone, ha delineato un modello di validazione che serve a verificare ed analizzare le problematiche a livello tecnico, procedurale e di interoperabilità con tutte le realtà partecipanti, aziende ed enti locali.
Per validare il modello si è partiti da un questionario per misurare lo stato dell’arte e la situazione attuale a livello di realtà partecipanti per poi definire le piattaforme e sistemi informatici in grado di fornire, gestire e analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche

Maurizio Pasi, Asset Management Manager, Fastweb, ha infine esposto le attività dei soggetti coinvolti nella sperimentazione, proponendo un modello virtuale di validazione finale.
I soggetti coinvolti sono le amministrazioni locali di medie dimensioni, le utilities e le aziende ICT. Per ciascuno di essi vengono evidenziati compiti e benefici che avrebbero ottenuto dalla sperimentazione.
Le attività della sperimentazione vengono definite all’interno di un “modello simulato”, che compendia: definizione della soluzione scelta per la cartografia di base, censimento e analisi dei dati resi disponibili, caricamento dei dati con le relative informazioni associate, validazione dei dati, creazione dei profili di utenza per la definizione degli accessi, verifica delle funzionalità previste dalle linee guida gestionali e realizzative del Catasto Nazionale, collaudo del sistema, messa in esercizio, formazione del personale, eventuale istituzione e pubblicizzazione di un portale.
Tra i punti di forza evidenziati nel modello vi sono la disponibilità di uno strumento informatico per la gestione del sottosuolo (e-government) e la definizione dei processi di interscambio delle informazioni sia tra gli operatori TLC e le amministrazioni pubbliche preposte ai rilasci autorizzativi sia tra gli stessi operatori per una più efficace elaborazione dei nuovi interventi di sviluppo delle reti (scavi). Inoltre il sistema permette alle amministrazioni pubbliche di gestire le richieste di intervento multiplo degli altri gestori di reti tecnologiche (Acqua, Luce, Gas ecc.).
Infine, la possibilità di verificare la rispondenza dei sistemi locali sperimentati ai requisiti standard indicati da ANFoV sul proprio progetto “Catasto nazionale delle infrastrutture di rete per NGAN” su cui è imperniata la sperimentazione.

20 ottobre 2011 in SMAU

NGN e Neutralità della rete L’osservatorio è stato introdotto da Achille De Tommaso, presidente ANFoV. Umberto de Julio, responsabile dell’osservatorio e vicepresidente ANFoV, presidente Italtel, ha ricordato il successo del progetto di ANFoV riguardo al catasto delle infrastrutture. Ha poi richiamato l’altro tema di grande interesse in questo momento: la neutralità della rete, su cui ANFoV intende rafforzare la propria attività. de Julio ha ricordato che l’offerta dei servizi su internet è nata con la logica del best effort ma la crescita enorme dei contenuti video sta ponendo il problema della gestione del traffico, basti pensare che uno smartphone genera 24 volte il volume di un normale cellulare. Il concetto di neutralità di Internet implica la possibilità di poter accedere a qualsiasi contenuto presente sul web da qualsiasi dispositivo senza restrizioni di sorta. L’applicazione di questo concetto, però, si scontra con la necessità, per i gestori delle reti, di utilizzare sistemi di gestione del traffico, in grado di bloccare o dare priorità ad alcuni contenuti rispetto ad altri per evitare congestioni nei momenti di picco. de Julio ha poi illustrato la posizione di alcune autorità europee sul tema della neutralità della rete. Mentre sul principio della neutralità l’accordo è totale, le posizioni sono divergenti su come gestire il traffico, e si è ben lontani dall’avere una strategia condivisa. Contemporaneamente alla crescita del traffico, c’è una stabilità dei ricavi degli operatori che limita le possibilità di investimento. E’ necessario riflettere su come dovrà cambiare il modello di business per consentire la crescita dei servizi ma anche lo sviluppo delle reti. L’intervento si è chiuso con un richiamo al ruolo che ANFoV ha assunto riguardo al tema della neutralità della rete, ruolo che è di attore centrale nelle azioni di mediazione e confronto tra gli associati –tra cui operatori, ISP, fornitori di contenuti, fornitori di tecnologia-, istituzioni – authority, pubblica amministrazione, ministeri- e altre associazioni.

Nino Catania, direttore generale ANFoV, ha brevemente presentato il progetto di ANFoV sul catasto nazionale delle infrastrutture di rete. Catania ha ricordato che le NGN sono un impegno strategico e un volano per lo sviluppo economico e sociale. Il catasto proposto da ANFoV consentirebbe di realizzare risparmi fondamentali dal riutilizzo delle infrastrutture già esistenti per posare le reti; si stima infatti che il costo delle opere civili possa pesare fino all’80% del costo totale delle NGN. Il progetto di ANFoV per la realizzazione di un catasto nazionale è molto ambizioso, sia per l’entità delle iniziative da realizzare. sia perché coinvolge numerosi e variegati soggetti e perché dovrà essere gestito da un’autorità superiore e indipendente. Il progetto, che contemplerà una fase di sperimentazione, è in via di ultimazione.

Carmelo Rossicone di Telecom Italia ha presentato i più recenti sviluppi dell’attività di ANFoV sul tema del catasto nazionale delle infrastrutture. Dopo l’importante documento tecnico reso pubblico nel 2010, quest’anno l’attività di ANFoV ha puntato a coinvolgere alcuni comuni pilota per realizzare concretamente l’iniziativa. Al momento sono stati coinvolti Novara e Reggio Emilia e sono in corso trattative ben avviate con Torino, Genova, Ascoli Piceno ed altri Comuni “virtuosi” nel senso di enti che abbiano evidenziato sensibilità ed iniziative specifiche per ottimizzare il programma locale di implementazione di nuove reti di telecomunicazione. Due gli argomenti tecnici su cui si sta concentrando in questa fase il gruppo di lavoro che sta lavorando all’attuazione del progetto per il catasto: l’identificazione delle informazioni e la scelta della piattaforma tecnica.

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